Indice di libertà: Argovia brilla, il Vallese delude

Indice di libertà: Argovia brilla, il Vallese delude
Indice di libertà: Argovia brilla, il Vallese delude
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Il think tank liberale Avenir Suisse ha pubblicato mercoledì la sua classifica dei cantoni secondo il suo concetto di “indice di libertà”. È quello di Argovia, che ottiene il premio dell’indice 2024. “È l’unico cantone a mostrare ottimi valori sia per la libertà economica che per la libertà civile”, spiega il think tank. Al secondo posto si trova il Liechtenstein e al terzo il cantone Appenzello Esterno.

Gli ultimi tre posti della classifica sono occupati da Lucerna, Uri e Vallese.

Per stilare la sua classifica, Avenir Suisse ha valutato 29 indicatori nei due ambiti “libertà economica” e “libertà civile”: pressione fiscale, presenza dello Stato nell’economia, finanze pubbliche, libertà di commercio, apertura dei negozi, intervento statale nel economia, libera scelta della scuola, tutela dei non fumatori, videosorveglianza, pubblica sicurezza, edilizia, libertà religiosa e perfino diritti degli stranieri.

Nella Svizzera romanda, Neuchâtel è il cantone più alto all’8° posto, Vaud all’11°, il Giura al 12°, Ginevra al 16° e Friburgo al 20°.

Tra tutti i cantoni è il Vallese quello che non rientra nell’indice di libertà di Avenir Suisse, un cantone in cui la libertà non è una parola vuota nella vita delle persone. Perché ha quasi tutto sbagliato agli occhi dei valutatori? Innanzitutto è il Cantone alpino a tassare di più le imprese e a detenere la quota statale più elevata. Poi, «Il Vallese è restrittivo anche per quanto riguarda gli orari di apertura dei negozi, la legge sulla vendita degli alcolici e la regolamentazione del mercato del lavoro».

Infine, il Vallese è poco efficiente e limita le libertà individuali: «Solo in tre cantoni bisogna aspettare più a lungo per ottenere un permesso di costruzione. I video di sorveglianza vengono conservati a lungo e quando si tratta di proteggere i non fumatori il Vallese va ben oltre le disposizioni federali». Questo è il prezzo da pagare per proteggere troppo i non fumatori…

Qualche punto positivo comunque per il Vallese: «La regolamentazione sull’istruzione domiciliare è moderata e il cantone, essendo uno dei rari cantoni cattolici, rinuncia a vietare le manifestazioni nei giorni festivi».

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