Le lacune nella sicurezza informatica rendono le aziende vulnerabili alle minacce basate sull’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale sta rimodellando il panorama delle minacce e della sicurezza informatica. Poiché la tecnologia consente lo sviluppo di attacchi sempre più sofisticati, le aziende devono raddoppiare i propri sforzi per anticipare, identificare e porre rimedio alle minacce. Ostacoli come la carenza di competenze, la mancanza di strumenti basati sull’intelligenza artificiale e la complessità della gestione di infrastrutture avanzate di sicurezza informatica rafforzano le vulnerabilità di molte aziende.
Nel suo ultimo studio intitolato “Cyberdefense & AI: sei pronto a proteggere la tua organizzazione?” “, Kaspersky ha raccolto opinioni di professionisti della sicurezza informatica nelle PMI e nelle grandi imprese. Lo studio evidenzia un crescente senso di urgenza riguardo alla preparazione tecnica di fronte alle minacce informatiche generate dall’intelligenza artificiale. Pertanto, il 17% degli intervistati francesi dichiara di avere notevoli lacune nel proprio sistema di sicurezza informatica. Lo studio esamina anche gli ostacoli a un’efficace sicurezza informatica e le conseguenze di vasta portata che derivano da un mancato adattamento.
Sebbene le aziende comprendano i rischi, si trovano ad affrontare ostacoli significativi quando si tratta di implementare una solida sicurezza informatica. Secondo lo studio, in Francia, il 41% delle aziende ritiene che la mancanza di formazione dei dipendenti sull’intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica costituisca un problema critico. D’altro canto, il 34% sottolinea la complessità della gestione dell’infrastruttura di sicurezza informatica, che può impedire ai team IT di rimanere un passo avanti rispetto agli aggressori. La carenza di strumenti avanzati rappresenta un’altra grande sfida. Quasi il 33% degli intervistati ammette che la propria azienda non dispone di moderne soluzioni di sicurezza informatica basate sull’intelligenza artificiale, mentre il 40% di loro deve far fronte alla mancanza di informazioni da parte di esperti esterni sull’evoluzione delle minacce legate all’intelligenza artificiale. . Inoltre, il 36% degli intervistati afferma di dover far fronte a una carenza di professionisti qualificati della sicurezza IT, lasciando le aziende vulnerabili a minacce sempre più sofisticate.
La mancanza di adattamento e di resilienza sono anche al centro delle preoccupazioni dei professionisti intervistati: più della metà di loro (48%) teme che una mancanza di preparazione porti a fughe di dati riservati, mentre il 50% teme che i propri clienti non si fidano di loro e il 39% subisce perdite finanziarie significative, che comportano ad esempio un deprezzamento del valore delle azioni della propria azienda. I rischi di danni alla reputazione e le loro conseguenze a lungo termine preoccupano il 48% degli intervistati. Altre conseguenze che le aziende dovrebbero prevedere includono sanzioni finanziarie (30%), ritiro degli investitori (24%), azioni legali (28%) e chiusura parziale dell’attività (14%).
“L’aumento degli attacchi informatici guidati dall’intelligenza artificiale segna un punto di svolta nel panorama della sicurezza informatica. Le aziende devono agire ora per rafforzare le proprie difese, dall’investimento in strumenti basati sull’intelligenza artificiale alla formazione dei dipendenti per riconoscere le minacce legate all’intelligenza artificiale, allo sviluppo e all’implementazione di controlli di sicurezza informatica su prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale. Il mancato adattamento potrebbe comportare notevoli danni finanziari, operativi e reputazionali. In questa nuova era della sicurezza informatica, la preparazione è oggi una necessità”, ha affermato Alexey Vovk, Direttore della sicurezza informatica di Kaspersky.
Canada