Inquietante scomparsa di Morgane a Pabu: aggiornamento sulle indagini

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Il pubblico ministero di Saint-Brieuc Nicolas Heitz ha tenuto una conferenza stampa questo lunedì pomeriggio. Ha annunciato l'apertura di un'indagine giudiziaria per “cercare le cause della scomparsa” di Morgane, 13 anni.

Un'indagine giudiziaria aperta. Lunedì, il pubblico ministero di Saint-Brieuc Nicolas Heitz ha fornito un aggiornamento sulla scomparsa di Morgane Rivoal, 13 anni, di cui la famiglia non ha più notizie dal 25 novembre. Innanzitutto è tornato ai fatti. È stata la madre della giovane, che, alle 11:40, si è recata alla gendarmeria di Guingamp per denunciare la scomparsa dell'adolescente, che quella mattina non si era presentata a lezione al collegio Albert Camus di Grâces. Sulla preoccupante scomparsa è stata subito aperta un'indagine. Affidato alla brigata di ricerca della compagnia Guingamp, rinforzata da tutti i soldati della compagnia, non ha permesso di trovare alcuna traccia di Morgane, nonostante le ingenti risorse dispiegate, tra cui 50 soldati impegnati.

Morgane è uscita di casa, come al solito, lunedì 25 novembre alle 7,14, ha spiegato il procuratore di Saint-Brieuc, ma non ha preso lo scuolabus, secondo la testimonianza dell'autista di quest'ultimo. Da lunedì gli investigatori hanno effettuato 110 interrogazioni di testimoni nella famiglia, negli amici, nella scuola e nell'ambiente sportivo di Morgane, precisa il comunicato stampa. Secondo i suoi genitori, il maggiore dei tre figli della famiglia “non è mai scappato, né ha espresso intenzioni suicide. »

Il resto dopo questo annuncio

Una differenza familiare

Tuttavia, nel fine settimana, sabato 23 novembre sera, è scoppiata una lite familiare riguardante l'uso eccessivo dei social network da parte di Morgane. Suo padre ha rotto il suo cellulare gettandolo a terra e domenica ha preso la scheda SIM di quest'ultimo per inserirla nel proprio telefono. La mattina della scomparsa, Morgane salutò i suoi genitori, sapendo che quella sera stessa si sarebbe tenuto un incontro genitori-insegnanti a scuola. Considerata dai suoi genitori una persona intraprendente, non ha una carta di credito e non ha preso soldi, né cibo, né effetti personali. “È partita con il suo zaino rosa della marca “Eastpack”, apparentemente una giacca nera e indossa scarpe da ginnastica della marca “Le Coq Sportif”, bianche e con bordi blu”, specifica ulteriormente il comunicato.

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