Dopo la fuga avvenuta domenica sera nel centro di detenzione amministrativa di Nizza, la prefettura ha annunciato l'apertura di un'indagine amministrativa per determinare come dieci persone in attesa di espulsione siano riuscite a farsi belle.
I primi elementi sembrano indicare che gli autori del reato avessero preparato con cura il loro attentato. Intorno alle 19:45, ora di cena, per prendere la tangente.
Durante la distribuzione dei pasti
Mentre le guardie erano occupate a monitorare la distribuzione dei pasti – “è sempre un momento delicato”sussurra un agente di polizia – Un gruppo di detenuti ha colto l'occasione per isolarsi in una delle celle del CRA. Questo è adiacente ad un piccolo locale tecnico contenente un cumulo. L'accesso era ovviamente bloccato da un lucchetto che i fuggitivi sono riusciti a scassinare. Dopo essersi arrampicati sullo scaldabagno, sono riusciti a far saltare anche le protezioni metalliche che avrebbero dovuto impedire loro l'accesso alla soffitta. Dopo aver rimosso qualche tegola, ora erano all'aria aperta, ma sempre all'interno della caserma Auvare.
Lucchetto strappato e corde improvvisate
È stato con l'ausilio di corde fatte in casa, ricavate da teli annodati tra loro, che i detenuti si sono poi lasciati scivolare sulla recinzione antintrusione che si affaccia sul lungomare del centro. Una volta lì, avrebbero camminato lungo la rete metallica fino a un edificio vicino sul quale si sarebbero arrampicati, utilizzando sempre corde fatte in casa, prima di uscire dal recinto dell'Auvare, sul lato di Vauban.
Il sistema di allarme sarebbe finalmente scattato, consentendo agli agenti della polizia di frontiera di fermare l'emorragia. Uno dei fuggitivi sarebbe stato arrestato domenica sera. È stata subito aperta un'indagine, sotto la guida della Procura di Nizza, per ritrovare gli altri nove fuggitivi.
Edificio fatiscente
È in cantiere lo spostamento del centro di detenzione amministrativa di Nizza. Per il delegato del sindacato Alleanza Polizia Nazionale, Laurent Alcaraz, questa fuga è la conseguenza “il degrado di questo stabile e la mancanza di personale al CRA”. “Questa domenica sera erano dieci colleghi a monitorare quaranta detenuti. Ovviamente è complicato. Soprattutto perché le richieste non si fermano con le Olimpiadi. Oggi dobbiamo anche garantire i festeggiamenti di fine anno, in attesa dell'arrivo del Carnevale e poi del Ocean Summit… Ci viene sempre chiesto di più con sempre meno.”