Il panorama architettonico di Marrakech è attualmente oggetto di una sorprendente trasformazione che divide esperti e appassionati della città. Appollaiate in alto, su terrazze e tetti, le palme stanno ora emergendo come sentinelle urbane, sfidando i tradizionali standard di piantagione e sollevando numerose questioni ambientali ed estetiche.
Questa pratica emergente, chiamata da alcuni “palmizzazione verticale”, è nata in reazione alle recenti campagne ecologiche che mettevano in discussione la presenza delle palme nello spazio pubblico urbano. I difensori di questa nuova tendenza sostengono che alcune varietà di palme possono adattarsi a condizioni di crescita non convenzionali, mentre gli ambientalisti esprimono profonda preoccupazione.
Gli specialisti sono divisi su questa tecnica innovativa. I botanici affermano che specifiche specie di palme possiedono una notevole resilienza, che consente loro di sopravvivere in ambienti meno tradizionali. Queste varietà, selezionate per la loro capacità di resistere a condizioni climatiche difficili, sembrano capaci di prosperare senza radici profonde.
Tra gli esempi più notevoli di questa tendenza ci sono le strutture prestigiose, alcune delle quali appartengono a personalità internazionali. L’hotel della stella del calcio Cristiano Ronaldo illustra perfettamente questo nuovo approccio architettonico e paesaggistico, dove le palme appaiono ora ad altezze inaspettate.
Gli ambientalisti, dal canto loro, restano molto critici. Sottolineano che le palme hanno naturalmente bisogno di essere radicate nel terreno per crescere correttamente e vedono questa pratica come un potenziale attacco all’estetica urbana tradizionale di Marrakech.
Questa tendenza solleva quindi profonde domande sull’interazione tra architettura moderna, preservazione dell’ambiente e rispetto degli ecosistemi urbani. Dimostra una voglia di innovazione che non trova consenso e che potrebbe ridefinire la percezione degli spazi verdi nelle città.
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