Hamas è “pronto” a discutere “qualsiasi proposta” di tregua nella Striscia di Gaza, dopo più di un anno di guerra con Israele, ha detto sabato un funzionario del gruppo palestinese, mentre una delegazione era al Cairo per incontrare i mediatori egiziani. Mercoledì la Casa Bianca ha annunciato un nuovo sforzo diplomatico da parte degli Stati Uniti, con l’aiuto di Turchia, Qatar ed Egitto, per garantire un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi ivi detenuti.
Un cessate il fuoco possibile a determinate condizioni
Hamas è “pronto a studiare proposte per un cessate il fuoco” e “un ritiro graduale di Israele dalla Striscia di Gaza”, ha detto all’AFP, parlando sotto copertura dell’anonimato. Ma “a condizione che ci siano garanzie internazionali affinché l’accordo porti alla fine definitiva della guerra, al ritiro completo (israeliano) dalla Striscia di Gaza e allo scambio di prigionieri”, ha aggiunto. Hamas “per il momento non ha ricevuto alcuna nuova offerta”, ha comunque spiegato il funzionario. Secondo lui, la delegazione del movimento islamico, guidata da Khalil al-Hayya, incontrerà il capo dell’intelligence egiziana Hassan Rashad e altri funzionari responsabili della mediazione con Israele. Questa visita in Egitto avviene meno di 48 ore dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco in Libano tra Israele e il movimento islamista Hezbollah, alleato di Hamas.
La guerra a Gaza è stata innescata il 7 ottobre 2023 da un attacco a sorpresa di Hamas che ha portato alla morte di 1.207 persone da parte israeliana, la maggior parte civili uccise quel giorno, secondo un conteggio AFP basato su dati ufficiali israeliani ostaggi morti o uccisi durante la prigionia nella Striscia di Gaza. Durante l’attacco, 251 persone sono state rapite sul suolo israeliano. A Gaza rimangono 97 ostaggi, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall’esercito.
La campagna militare di ritorsione lanciata da Israele ha ucciso 44.382 persone nella Striscia di Gaza, in maggioranza civili, secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza del governo di Hamas, ritenuti attendibili dall’ONU. L’unica tregua, avvenuta nel novembre 2023, ha consentito il ritorno di oltre un centinaio di ostaggi in cambio del rilascio di 240 palestinesi detenuti da Israele. Dall’inizio dell’anno gli sforzi di Washington, Doha e Il Cairo per ottenere un nuovo accordo di tregua e la liberazione degli ostaggi sono stati vani.
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