Come ha potuto un candidato di estrema destra sbucato dal nulla diventare in poche settimane una star di TikTok in Romania e poi arrivare, con sorpresa di tutti, al primo turno delle elezioni presidenziali di domenica 24 novembre? ?
Da quando Calin Georgescu, un discreto ex alto funzionario di fede filorussa, 62 anni, ha ottenuto quasi il 23% dei voti dopo aver fatto campagna quasi esclusivamente sul social network cinese, la questione è sulla bocca di tutti. Ciò è tanto più evidente in quanto la Romania, Stato membro dell’Unione Europea (UE) e confinante con l’Ucraina, svolge un ruolo chiave nel sostegno occidentale all’esercito di Kiev.
Mercoledì 27 novembre, il segretario di Stato e vicepresidente dell'Ancom – l'autorità di regolamentazione dei media e del digitale, equivalente dell'Arcom in Francia –, Pavel Popescu, eletto del Partito Nazionale Liberale (PNL, centrodestra), ha annunciato che voleva avviare una procedura “sospensione della piattaforma TikTok sul territorio della Romania fino alla fine delle indagini sulla manipolazione del processo elettorale”, dopo la pubblicazione di elementi inquietanti sul ruolo del social network.
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Martedì scorso il Consiglio nazionale rumeno dell'audiovisivo aveva già invitato la Commissione europea ad aprire un'indagine, accusandola “Gli algoritmi di TikTok potrebbero aver amplificato contenuti favorevoli a un determinato candidato”. Se la decisione di sospendere dipende in ultima analisi dalla coalizione di governo tra socialdemocratici e PNL, l’attuale presidente Klaus Iohannis ha convocato d’urgenza per giovedì un consiglio di sicurezza nazionale per discutere “analizzare i possibili rischi per la sicurezza nazionale su alcune infrastrutture informatiche e tecnologiche utilizzate per il processo elettorale”.
La sospensione di un social network per accuse di manipolazione elettorale sarebbe la prima nell’Unione Europea. Il contesto è particolarmente delicato in quanto l’attuale governo romeno fornisce un sostegno essenziale all’Ucraina e gli elettori sono chiamati nuovamente a votare, per le elezioni legislative, domenica 1.È dicembre, poi per il secondo turno delle elezioni presidenziali, la domenica successiva, durante le quali Georgescu-Roegen affronterà una candidata europeista, Elena Lasconi.
Una campagna molto discreta nel mondo reale
Rete dedicata allo scambio di video, TikTok è popolare quasi quanto Facebook in Romania, con quasi nove milioni di utenti (su una popolazione di 19 milioni di abitanti), e il suo pubblico va ben oltre i giovani. “Da circa un anno e mezzo TikTok è addirittura diventata la piattaforma dove si svolgono la maggior parte delle discussioni in Romania”assicura Madalina Voinea, specialista dei social media presso il Forum di esperti delle ONG di monitoraggio elettorale, che è stata tra le prime ad osservare la crescita molto preoccupante del pubblico di Georgescu-Roegen sulla rete sociale.
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