Antoine Griezmann dopo la vittoria all’ottavo turno degli Europei: “Posso giocare in qualsiasi posizione”

Antoine Griezmann dopo la vittoria all’ottavo turno degli Europei: “Posso giocare in qualsiasi posizione”
Antoine Griezmann dopo la vittoria all’ottavo turno degli Europei: “Posso giocare in qualsiasi posizione”
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È una partita decisiva per il resto della competizione?
Vedremo. Il tempo lo dirà. Ma è bello. I belgi hanno giocato molto bene. Mi sono davvero piaciuti. Non mi hanno impressionato, ma quasi. Per noi è stato complicato ma, alla fine, con l’ingresso di Kolo (Randal Kolo Muani)siamo riusciti a fare la differenza.

Kolo Muani è il portafortuna di questa squadra?
Non lo so, ma quando hai un sostituto che fa un’entrata del genere fa la differenza. Sappiamo che è difficile perché tutti i giocatori vogliono giocare. Ma la forza di questo gruppo è questa: tutti i giocatori hanno fame e sono pronti a entrare in qualsiasi momento.

È questa la vendetta per lui dopo la finale dei Mondiali?
No, non dovremmo iniziare a parlare di vendetta. Quello che è successo, beh, è ​​successo. Siamo in un’altra competizione. È molto bravo, in gran forma, fiducioso. Fa le registrazioni e ci dà il pass per il trimestre.

“Sapevo cosa dovevo fare. Ho provato a fare chiamate profonde e anche a prendere l’asse, a volte”

Antoine Griezmann, contro il Belgio

Quando hai scoperto che avresti giocato sulla fascia destra?
Questa mattina. L’allenatore venne nella mia stanza. Lui mi ha detto. Gli ho risposto: ”Vai, allenatore, andiamo. Sono qui per te, sono qui per la squadra. Eccoci qui.”

Come ti sei sentito ?
Molto diverso. Ho dovuto adattarmi. Ma mi sentivo bene, sapevo cosa dovevo fare. Ho provato a fare chiamate profonde e anche a prendere l’asse, a volte. Avevo due, tre posizioni da colpire, avrei dovuto colpire, non l’ho fatto e ho cercato più uno-due, soprattutto con Marcus (Thuram).

Ci siamo sentiti ancora un po’ più a nostro agio quando sei tornato sull’asse.
Io non sono un’ala che gioca uno contro uno. Sono mancino, mi piace di più l’idea di cercare uno-due. L’allenatore mi ha detto di spostarmi e, di tanto in tanto, di rimettermi in riga. Gioco la mia partita così. Posso giocare in qualsiasi posizione. Non importa dove mi trovo, darò sempre il mio cento per cento. »

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