Il ministro del Lavoro, Younes Sekkouri, ha avuto lunedì un incontro con i rappresentanti dei gruppi parlamentari, maggioranza e opposizione insieme, per mostrare una certa “flessibilità” sui punti controversi del testo iniziale presentato dal governo alla Camera dei Rappresentanti rappresentanti, abbiamo appreso da una fonte informata.
Questo disegno di legge, atteso da più di 60 anni, ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto da parte di sindacati come l’UMT e il CDT. Questi ultimi criticano il governo per aver presentato frettolosamente il testo alla Camera dei Rappresentanti senza passare attraverso un dibattito approfondito nel quadro del dialogo sociale o, in mancanza, davanti alla Camera dei Consiglieri, dove i sindacati hanno eletto i rappresentanti.
Rachid Hammouni, presidente del gruppo parlamentare PPS, ha confermato che saranno presentati diversi emendamenti al testo. “Presenteremo diversi emendamenti e possiamo già dire che il ministro ha reagito favorevolmente alle nostre lamentele“, ha detto. Tra le proposte degne di nota, il leader socialista ha menzionato:
- Avviso di sciopero: proroga del termine per le rivendicazioni di lunga durata e riduzione nei casi in cui i diritti degli scioperanti lo richiedono.
- Estensione del diritto di sciopero: inclusione di tutte le aziende, eliminazione dei vincoli sui sindacati più rappresentativi.
- Pene detentive: eliminazione delle sanzioni penali legate all’esercizio del diritto di sciopero, in conformità con le raccomandazioni del Consiglio Economico, Sociale e Ambientale (CESE) e del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani (CNDH)
- Licenziamento ingiusto: introduzione di sanzioni pecuniarie contro i datori di lavoro responsabili di licenziamenti abusivi.
Hammouni ha inoltre insistito sulla necessità di un preambolo che definisca chiaramente lo sciopero e i diritti ad esso connessi. Sottolinea che il testo iniziale limitava il diritto di sciopero solo ai sindacati più rappresentativi, disposizione ora eliminata grazie agli emendamenti proposti. Restano però esclusi dal diritto di sciopero i coordinamenti e le associazioni informali secondo il testo attuale.
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Nonostante le tensioni, l’iter legislativo prosegue il suo corso”Normalmente», Secondo il deputato del PPS. La maggioranza parlamentare dispone di un numero di voti sufficiente per far adottare il testo. Tuttavia, i sindacati avranno una seconda possibilità per rivedere e influenzare il disegno di legge quando verrà presentato alla Camera dei Consulenti.
Questa nuova fase del dibattito legislativo rilancia il dialogo attorno ad un testo che determini l’equilibrio tra i diritti dei lavoratori e i vincoli dei datori di lavoro, rispondendo al contempo alle raccomandazioni del CESE) e del CNDH.
Con questo rinvio, resta da seguire l’adozione definitiva del progetto, in attesa di possibili compromessi per soddisfare le varie parti interessate.
Par Mohamed Chakir Alaoui et Yassine Mannan
26/11/2024 alle 9:37