Donald Trump: il giudice convalida la chiusura del procedimento per “ingerenza elettorale” nei confronti del neo-presidente

Donald Trump: il giudice convalida la chiusura del procedimento per “ingerenza elettorale” nei confronti del neo-presidente
Donald Trump: il giudice convalida la chiusura del procedimento per “ingerenza elettorale” nei confronti del neo-presidente
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Lunedì il giudice nel caso contro Donald Trump per tentativi illegali di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 ha convalidato la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di fermare il procedimento contro l'uomo che ora è il presidente americano eletto.

Il giudice Tanya Chutkan ha approvato la raccomandazione di Jack Smith, che segue una politica adottata più di 50 anni fa dal Dipartimento di Giustizia di non perseguire penalmente un presidente in carica.

Sebbene il caso di un candidato perseguito penalmente e poi eletto presidente sia “senza precedenti”, durante le deliberazioni con l'ufficio del procuratore speciale, il dipartimento ha concluso che questa politica “si applica a questa situazione”, ha spiegato Jack Smith.

Da parte del futuro 47esimo presidente degli Stati Uniti, la reazione dopo la raccomandazione di far cadere le accuse non è stata rapida. Lunedì la squadra di Donald Trump ha salutato una “grande vittoria”. “La decisione odierna del Dipartimento di Giustizia pone fine ai casi federali incostituzionali intentati contro il presidente Trump e costituisce una grande vittoria per lo stato di diritto”, ha applaudito il direttore delle comunicazioni, Steven Cheung, in un comunicato stampa.

Una nuova vittoria per il campo repubblicano dopo il rinvio a data da destinarsi della sua condanna nel caso Stormy Daniels. Il sistema giudiziario di New York, che ha giudicato Donald Trump colpevole di aver effettuato pagamenti nascosti a un'attrice di film pornografici, ha annullato la sua condanna venerdì, ma prenderà una nuova decisione all'inizio di dicembre su questo caso esplosivo, prima dell'insediamento del presidente eletto. .

Il giudice Juan Merchan ha deciso di autorizzare gli avvocati del 45esimo e presto 47esimo presidente americano, che entrerà alla Casa Bianca il 20 gennaio, a presentare ricorso entro il 2 dicembre per annullare l'intero procedimento e il processo che si è svolto a New York la scorsa primavera.

Il magistrato si pronuncerà su questo punto procedurale il 9 dicembre, secondo un documento giudiziario reso pubblico venerdì, che rende ancora possibile una sentenza molto ipotetica, secondo l'analisi del Washington Post, prima del 20 gennaio. Intanto è stata “rinviata” la pronuncia della sentenza della sentenza, forse detentiva, prevista per il 26 novembre dopo essere stata rinviata per due volte da luglio.

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