Smartphone per il riciclaggio di denaro sporco

Smartphone per il riciclaggio di denaro sporco
Smartphone per il riciclaggio di denaro sporco
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Si tratta chiaramente di una delle ultime scoperte di reti di riciclaggio di denaro provenienti principalmente dal traffico di droga. Secondo il quotidiano Assabahche riporta l’informazione nella sua edizione di lunedì 25 novembre, “Dietro l’aspetto pacifico e di routine del valico di frontiera tra Melilla e Bni Nsar, da quando il fenomeno del contrabbando è stato sradicato, sono ormai attive reti di riciclaggio di denaro.

Questa attività si basa sull’utilizzo di smartphone di fascia alta come merce, afferma il quotidiano citando fonti locali. Pertanto, queste reti introducono ogni settimana in Marocco centinaia di smartphone di lusso. “Questi dispositivi, trasportati da soggetti che beneficiano dell’allentamento dei controlli al posto di frontiera, vengono poi rivenduti nel circuito parallelo sul mercato marocchino.».

In questo contesto, Assabah lo sottolinea “questa attività danneggia l’economia marocchina e alimenta la criminalità organizzata finanziandola”.

Secondo i rapporti dell’intelligence citati da Assabahquesta operazione di riciclaggio di denaro derivante dal traffico di droga attraverso il contrabbando di smartphone di lusso è orchestrata da un cittadino marocchino stabilito a Melilla. Quest’ultimo fornisce le merci che vengono introdotte in Marocco. Una volta oltrepassato il confine, gli smartphone vengono recuperati da dei complici che hanno il compito di consegnarli ai rivenditori stabiliti a Nador e in alcune grandi città del Regno.

Citando le stesse fonti, il quotidiano afferma che ““Non si tratta solo di una banale attività di contrabbando di merci, ma di un mezzo per riciclare denaro proveniente dal traffico di droga, generando ingenti somme ogni settimana”.

Molto richiesti, gli smartphone si vendono facilmente, soprattutto perché vengono rivenduti a prezzi molto competitivi sul mercato marocchino. Ciò la rende un’attività illegale ma anche rischiosa. “A privare lo Stato di entrate tributarie, dazi e tasse non è solo il contrabbando, ma il perno di una rete di riciclaggio di denaro derivante dal traffico internazionale di droga. nota il quotidiano.

Par Amyne Asmlal

24/11/2024 alle 20:33

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