Il vertice globale sul clima di Baku ha triplicato l’impegno climatico per il Sud del mondo portandolo a 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035. Tuttavia, i metodi di calcolo rimangono poco chiari.
Articolo riservato agli abbonati
Vice capo della divisione Planet
Di Michel De MuelenaerePubblicato il 23/11/2024 alle 23:50
Tempo di lettura: 2 minuti
CCon oltre 32 ore di ritardo rispetto al programma e in mezzo a una certa confusione, la COP29, il vertice mondiale sul clima, si è conclusa nella notte da sabato a domenica a Baku. I 198 Paesi (più l’Unione Europea) presenti nella capitale dell’Azerbaigian hanno concluso due settimane di incontri sul tema più delicato: la finanza internazionale per il clima. Hanno convenuto che, entro il 2035, almeno 300 miliardi di dollari all’anno sarebbero stati mobilitati per aiutare i paesi in via di sviluppo a portare avanti le loro politiche climatiche – riducendo le emissioni di gas serra, ma soprattutto attuando politiche di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici (siccità, inondazioni, innalzamento del livello del mare, ecc.) mentre il 2024 sarà un anno record in termini di riscaldamento.
. Tutti i diversi attori devono ora ricostruire la fiducia”.
Questo articolo è riservato agli abbonati
Accedi a informazioni nazionali e internazionali verificate e decrittografate
1€/settimana per 4 settimane (nessun impegno)
Con questa offerta approfitta di:
- Accesso illimitato a tutti gli articoli editoriali, file e rapporti
- Il giornale in versione digitale (PDF)
- Comodità di lettura con pubblicità limitata
Belgium