La polizia giudiziaria di Taza ha arrestato undici persone coinvolte in una vasta operazione di frode bancaria. Gli indagati, presentati alla procura competente il 15 novembre, sono accusati di pirateria informatica di dati bancari e appropriazione indebita di fondi stimati in 780.000 dirham.
Gli arresti sono stati effettuati durante operazioni simultanee a Taza. Gli investigatori sospettano che il gruppo abbia violato i sistemi automatizzati di elaborazione dei dati legati a carte bancarie estere, facilitando così l’appropriazione indebita di fondi.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati otto dispositivi elettronici contenenti tracce digitali di attività criminose. Questi elementi costituiscono prove fondamentali a sostegno delle accuse contro gli indagati.
Le autorità hanno preso in custodia le persone nell’ambito di un’indagine condotta dalla procura. L’obiettivo è quello di determinare la portata delle attività della rete e di identificare possibili complicità.
Questo caso evidenzia l’urgenza di rafforzare la sicurezza informatica in Marocco di fronte alle crescenti minacce contro i sistemi bancari. Le autorità chiedono vigilanza e collaborazione da parte dei cittadini per segnalare eventuali comportamenti sospetti.
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