In Gambia “il divieto di escissione sarà rispettato in attesa dell’esito della revisione parlamentare”, promette il presidente

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Il presidente del Gambia Adama Barrow si rivolge all’Assemblea nazionale il 27 giugno 2024 a Banjul. MUHAMADOU BITTAYE / AFP

Il presidente del Gambia Adama Barrow ha assicurato, giovedì 27 giugno, che il suo governo continuerà a far rispettare il divieto di escissione e mutilazione genitale femminile in attesa di un possibile voto in Parlamento che revocherebbe la proscrizione.

A marzo il Parlamento ha approvato un disegno di legge che abroga la legislazione del 2015 che vieta tali mutilazioni nel Paese dell’Africa occidentale a maggioranza musulmana.

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Il testo è stato deferito all’esame di una commissione prima della votazione finale. La Commissione presenterà la sua relazione al Parlamento il 4 luglio.

Se il Parlamento adottasse il testo, secondo l’ONU, il Gambia diventerebbe il primo paese al mondo ad abrogare il divieto di tali mutilazioni.

“In attesa dell’esito della revisione parlamentare, il governo resta impegnato a far rispettare il divieto delle mutilazioni genitali femminili”, ha dichiarato il presidente Barrow durante un discorso sullo stato della nazione trasmesso in televisione e sui social network. Il signor Barrow non ha detto nulla sulle sue intenzioni qualora il testo fosse adottato.

Pressioni di opinione

Il capo di Stato di questo piccolo paese senza sbocco sul mare nel Senegal è soggetto alle pressioni di una parte della comunità internazionale e del suo parere favorevole al mantenimento del divieto, e a quello di un’altra parte dei gambiani favorevoli alla revoca in nome della tradizione e delle regole presentate come tradizionale e morale.

Il Gambia è uno dei dieci Paesi in cui le MGF sono più diffuse: secondo i dati dell’Unicef, il 73% delle donne e delle ragazze tra i 15 e i 49 anni hanno subito questa procedura.

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Funzionari delle Nazioni Unite hanno avvertito a marzo di revocare il divieto “creerebbe un pericoloso precedente”. Anche la ONG Human Rights Watch ha espresso preoccupazione per il fatto che una revoca incoraggerebbe altri paesi a fare lo stesso.

Per MGF si intende la rimozione della parte esterna del clitoride, delle piccole e delle grandi labbra, talvolta con infibulazione per ragioni non mediche.

Il mondo con l’AFP

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