In un video girato mercoledì 20 novembre a Rio de Janeiro, Emmanuel Macron ha accusato i funzionari haitiani che hanno licenziato Garry Conille, nominato primo ministro cinque mesi fa per cercare di stabilizzare il suo Paese, di essere “completamente stupidi”.
Il video girato a margine del G20 prima della sua partenza per il Cile senza la presenza della stampa ha avuto ampia diffusione sui social network. Il capo dello Stato ha risposto, secondo il suo entourage, a un haitiano che lo interrogava “con insistenza” accusando lui e la Francia “di esserne responsabili”. la situazione ad Haiti“.
“Ecco, francamente, sono stati gli haitiani a uccidere Haitiabbandonando il traffico di droga”, ha risposto Emmanuel Macron. “E quello che hanno fatto, il Primo Ministro è stato grande, l'ho difeso, l'hanno licenziato!”, ha aggiunto riferendosi al licenziamento di Garry Conille da parte del Consiglio di transizione presidenziale haitiano “È terribile. È terribile. E non posso sostituirlo. Sono dei completi idioti, non avrebbero mai dovuto rilasciarloil Primo Ministro è stato fantastico”, continua prima che il video si interrompa.
Il Ministero degli Affari Esteri di Haiti ha annunciato giovedì sera di aver convocato l'ambasciatore francese e ha protestato contro le “dichiarazioni ritenute inaccettabili” del presidente Emmanuel Macron.
Emmanuel Macron ha menzionato la crisi haitiana il giorno successivo durante un discorso sulle relazioni con l'America Latina tenuto al Congresso cileno nella città di Valparaiso. “La Francia continuerà a fornire sostegno al popolo haitiano e sostenere tutte le iniziative volte a ripristinare la sicurezza e ricreare un percorso verso una situazione politica stabile. Gli haitiani se lo meritano”, ha detto.
Afflitto da crisi politiche, di sicurezza, socioeconomiche e umanitarie, alimentate dalla violenza delle bande che controllano l’80% della capitale Port-au-Prince, questo paese caraibico è nel caos. La decisione di licenziare Garry Conille dalle sue funzioni è arrivata il 10 novembre quando il Consiglio di transizione ha voluto cambiare i funzionari dei ministeri di Giustizia, Finanze, Difesa e Salute, contro il suo parere.
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