Il pubblico relatore, magistrato indipendente le cui opinioni devono informare il giudice amministrativo, è favorevole alla revoca dell'autorizzazione per il cantiere dell'autostrada A69, nelle conclusioni inviate alle parti mercoledì 20 novembre, in vista dell'udienza di merito davanti a Lunedì il tribunale amministrativo di Tolosa.
Secondo il collettivo degli oppositori del progetto autostradale La Voie est libre (LVEL), il relatore pubblico è in particolare favorevole all'annullamento totale del decreto del 1È Marzo 2023 autorizzando il raccordo autostradale A69, nelle conclusioni di cui ha reso noto alle parti il significato prima dell'udienza, come autorizzato dal codice di giustizia amministrativa.
Secondo i suoi sostenitori, la futura A69, un tratto autostradale di 53 chilometri tra Tolosa e Castres, mira ad aprire il sud del Tarn. La sua costruzione è appoggiata da alcuni eletti locali e dalla presidente della regione dell'Occitania, Carole Delga (Partito Socialista). I movimenti ambientalisti denunciano la distruzione delle zone umide, dei terreni agricoli, degli alberi, degli ecosistemi e delle falde acquifere, sulla base del fatto che l'attuale strada nazionale, secondo loro, è lungi dall'essere saturata. Da diversi mesi il cantiere è oggetto di accese proteste e si sono verificati scontri tra oppositori e polizia.
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“Un primo giro”
Alice Terrasse, legale del collettivo LVEL, ha confermato all'Agence France-Presse (AFP) il contenuto delle conclusioni del relatore, rese accessibili alle parti sulla piattaforma Internet Sagace per il monitoraggio dei casi dinanzi alla giustizia amministrativa. Secondo MMe Terrazza, il relatore contesta “l’esistenza di un motivo imperativo di rilevante interesse pubblico che giustifichi il cantiere” di questa autostrada.
Contattata dall'AFP, Atosca, futura concessionaria autostradale, attualmente titolare del cantiere, non ha smentito né confermato il senso delle conclusioni del relatore pubblico, limitandosi a dichiarare: “I Comuni di Atosca ne prendano atto [de ses] conclusioni e parleranno davanti al giudice amministrativo all'udienza del 25 novembre per esporre le loro argomentazioni in questo caso. »
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Secondo Christine Arrighi, deputata ambientalista dell'Alta Garonna ed ex presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'assetto giuridico e finanziario del progetto A69, il parere del relatore è “estremamente positivo nella direzione della nostra lotta” contro l'autostrada. “Non è una vittoria, è un primo turno”ha però precisato, poiché la Corte non è vincolata alle conclusioni del relatore. Nonostante tutto, secondo il collettivo LVEL, “Le associazioni ambientaliste sperano che questa consulenza legale imparziale si traduca in una decisione altrettanto informata da parte del tribunale”.
Lunedì il tribunale amministrativo di Tolosa esaminerà quattro ricorsi nel merito contro il progetto autostradale, due dei quali sono domande presentate da France Nature Environnement per l'annullamento dei decreti prefettizi che autorizzano i collegamenti autostradali A69 e A680 (collegamento tra l'attuale autostrada A68 e la futura A69).