Rabat: una mostra itinerante offre ai visitatori un viaggio archeologico nel “Pianeta Africa”

Rabat: una mostra itinerante offre ai visitatori un viaggio archeologico nel “Pianeta Africa”
Rabat: una mostra itinerante offre ai visitatori un viaggio archeologico nel “Pianeta Africa”
-

Martedì 19 novembre 2024 alle 22:09

Rabat – Il Ministro della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, Mohamed Mehdi Bensaid ha presieduto, martedì a Rabat, insieme all’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Robert Dölger, l’inaugurazione di una mostra itinerante dal titolo “Pianeta Africa – Un viaggio archeologico nel tempo”. .

La mostra, organizzata dall’Istituto Nazionale di Archeologia e Scienze del Patrimonio e dalla Commissione di Archeologia e Culture Extraeuropee dell’Istituto Archeologico Germanico (DAI), si propone di mettere in luce i principali risultati delle ricerche archeologiche svolte negli ultimi quattro decenni da missioni scientifiche congiunte africane e tedesche, che rivelano la ricchezza del patrimonio archeologico africano.

In un discorso tenuto in questa occasione, Bensaid ha sottolineato che questa mostra, allestita fino al 27 novembre presso la Biblioteca Nazionale del Regno del Marocco, “è il frutto di una fruttuosa collaborazione tra il Marocco e la Germania, che segna un passo avanti nella il nostro desiderio comune di mettere in risalto il ricco patrimonio culturale e archeologico del continente africano.

“Il pianeta Africa ci invita in un affascinante viaggio attraverso i millenni alla scoperta delle radici della nostra civiltà africana”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo che “grazie al lavoro di ricerca svolto da rinomati team scientifici, oggi possiamo ammirare la diversità delle culture africane , l’ingegno dei nostri antenati e la loro capacità di adattarsi al loro ambiente.

Esprimendo il suo orgoglio per il fatto che il Marocco sia stato scelto come primo paese ospitante per questa mostra itinerante, ha sottolineato che questa scelta testimonia il ruolo di primo piano che il Regno svolge, sotto la guida illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI, nella salvaguardia del patrimonio culturale africano, nonché nella diffusione delle conoscenze relative alla ricerca archeologica.

L’ambasciatore tedesco in Marocco, da parte sua, ha osservato che la mostra “Pianeta Africa – Un viaggio archeologico nel tempo” costituisce un’ovvia manifestazione della forte e diversificata cooperazione tra i due paesi, aggiungendo che questo evento illustra l’importante lavoro dell’architetto tedesco, Ricercatori marocchini e africani nel campo dell’archeologia.

Questa mostra, che comprende elementi del patrimonio del Marocco, uno dei siti archeologici più importanti del continente, mira a rendere accessibili al pubblico, e in particolare ai giovani, le scoperte archeologiche nel continente africano, culla dell’umanità.

Da parte sua, il ricercatore nel campo dell’archeologia Jorg Linstadter, ha affermato, in un discorso a nome dell’Istituto Archeologico Germanico, che la mostra, che presenta foto, testi scritti nonché estratti audio-visivi, mira a portare i visitatori più vicino al ricco patrimonio archeologico del continente, presentando i risultati di ricerche archeologiche condotte in un lungo periodo di tempo.

Ha inoltre osservato che si tratta di un viaggio che conduce il visitatore attraverso la storia dell’Africa, per esaminare gli sviluppi e le innovazioni apportate, nel corso della storia, dall’uomo africano per adattarsi al suo ambiente.

L’esposizione si articola in sei grandi temi che propongono un viaggio nel cuore delle più importanti scoperte archeologiche del continente, ovvero “La ricchezza naturale attraverso la diversità”, “I primi passi decisivi dell’umanità”, “Saper fare: padronanza di tecniche e saperi”, “Segni e immagini: la visualizzazione della conoscenza attraverso l’arte”, “Risorse: scambi, commercio e potere attraverso i secoli” e “Nuove prospettive: l’archeologia africana oggi”.

Secondo gli organizzatori, questi temi offrono un’esplorazione di importanti scoperte archeologiche, consentendo di ricostruire gli adattamenti delle popolazioni africane alle sfide ambientali e sociali nel corso dei secoli, evidenziandone la resilienza e l’ingegno e illustrando la loro capacità di evolversi e di adattarsi alle condizioni ambientali. fluttuazioni, preservando al tempo stesso un’inestimabile ricchezza culturale.

Accanto alla mostra, è stato pensato un ricco programma, che prevede un convegno scientifico che ha riunito ricercatori marocchini e tedeschi, per approfondire la riflessione sulle dinamiche della ricerca archeologica in Africa, oltre all’organizzazione di un’escursione scientifica nei siti archeologici di Rabat e Témara .

Dopo la visita a Rabat, la mostra proseguirà il suo tour in diversi altri paesi africani, tra cui Mozambico, Sudan, Nigeria, Kenya e Ghana.

-

PREV Ampio sostegno dei francesi alle riforme sociali ed energetiche LFI (sondaggio)
NEXT CAF Awards 2024: Achraf Hakimi tra i cinque finalisti per il titolo di Giocatore africano dell’anno