L'acquisizione della scuola di giornalismo ESJ di Parigi da parte di proprietari conservatori come Bolloré e Dassault provoca reazioni

L'acquisizione della scuola di giornalismo ESJ di Parigi da parte di proprietari conservatori come Bolloré e Dassault provoca reazioni
L'acquisizione della scuola di giornalismo ESJ di Parigi da parte di proprietari conservatori come Bolloré e Dassault provoca reazioni
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In un comunicato stampa, la Scuola di giornalismo di Parigi (ESJ), creata nel 1899, ha annunciato venerdì di essere stata rilevata da proprietari conservatori, come Bolloré e Dassault. Un annuncio che ha suscitato una reazione nel settore.

Tra le “imprese francesi che hanno accettato di partecipare al rafforzamento dell'ESJ”, Koodenvoi (Habert Dassault finanzia, il gruppo Dassault possiede Le Figaro), La Compagnie de l'Odet (che controlla il capitale del gruppo Bolloré, che ha nel suo fold Canal+ e Prisma media) e CMA Média, di proprietà di Rodolphe Saadé (La Provence, BFM, RMC, ecc.). Tra gli acquirenti figurano anche La Financière Agache (di Bernard Arnault, proprietario anche di Le Parisien e les Echos) e Bayard presse (La Croix, Phosphore).

La presidenza del locale è affidata a Vianney d'Alançon (presente tra gli acquirenti tramite la sua struttura, la Financière de La Lance), imprenditore cattolico dietro al Rocher Mistral, una sorta di Puy du Fou provenzale, allo Château de La Barben (Bouches- du-Rhône). Dal 2006 la presidenza è affidata a Guillaume Jobin.

Reazioni dopo l'annuncio della ripresa

L'ESJ Paris non è una delle 14 scuole riconosciute dalla professione, a differenza dell'ESJ Lille, con la quale non ha alcun rapporto. Ma la sua acquisizione da parte di questi proprietari conservatori è ancora preoccupante.

In seguito alla condivisione del comunicato stampa, molte persone hanno reagito sui social network. “ESJ Paris non è una delle 14 scuole riconosciute. Tuttavia, il fatto che Bolloré, Arnault, Saadé e Dassault vogliano interferire nella formazione dei giornalisti dovrebbe preoccupare tutti noi. Le scuole devono restare indipendenti dagli azionisti che possiedono i media», scrive Alexis Levrier, storico della stampa e dei media, su X (ex Twitter).

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Anche Edwy Plenel, cofondatore di Mediapart, ha commentato: “Già padroni dei media privati, i nostri oligarchi si stanno impossessando della più antica scuola di giornalismo. »

L'ESJ Paris intende ora, secondo il suo comunicato stampa, “rafforzare in particolare la sua posizione di riferimento nel campo della formazione giornalistica, in particolare in quello economico”. Si vanta di essere “la prima scuola di giornalismo al mondo aperta a donne e studenti stranieri”.

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