Cronaca del diritto delle imprese in difficoltà: back to school 2024 – Imprese

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Alcune statistiche

Statistiche della Banca di Francia. A fine settembre 2024, le statistiche della Banque de rivelano che in dodici mesi erano state constatate 63.741 insolvenze, contro le 63.280 del mese precedente. La progressione è forte, superiore al 20%, ma diminuisce ogni mese. Si rinvia alla tabella che dettaglia i settori di attività interessati.

Statistiche AGS. L’AGS produce bollettini statistici trimestrali ed è utile citare quello del secondo trimestre 2024 (Legislative Watch, 22 agosto 2024). Pertanto, il numero di casi aperti dall’AGS è aumentato del 5,6% rispetto a 2e trimestre 2024, ricordando che negli ultimi dodici mesi sono state aperte più di 60.000 procedure collettive. Nel corso di questo secondo trimestre hanno beneficiato dell’intervento AGS oltre 89.000 dipendenti, con un incremento del 20,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, più del 37% dei casi aperti durante questo trimestre riguardavano procedure di recupero giudiziario e il 61% dei casi aperti dall’AGS riguardavano casi in liquidazione coatta amministrativa. Da notare che l’85,3% degli interventi dell’AGS riguarda aziende con meno di dieci dipendenti (vedi Boll. n. 46 dell’AGS), rallegrandosi del fatto che il 99,5% delle richieste vengono evase entro i cinque giorni e l’83,2% entro due giorni dalla ricevuta. Va inoltre notato che esistono disparità regionali molto significative con, ad esempio, una diminuzione per la regione di Parigi e un aumento significativo nelle regioni del Nord e del Sud-Est.

Infine, un balzo nei contributi recuperati nel corso del 2e trimestre 2024, in aumento del 38,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per l’1È semestre 2024 sono stati recuperati 646,7 milioni di euro, il che rappresenta un aumento del 32% rispetto allo scorso anno. Va tuttavia notato che l’aliquota contributiva è stata aumentata dello 0,20% dal 1È Gennaio 2024. Da oggi le entrate da recuperi e contributi hanno permesso di coprire l’85% degli importi anticipati.

Liquidazioni amichevoli

Decreto n. 2024-751 del 7 luglio 2024 (JO 8 luglio ; Orologio permanente, 20 agosto 2024, oss. A. Thobie), entrato in vigore il 1È Ottobre 2024, ha rafforzato la pubblicità delle operazioni di liquidazione amichevole e confusione di scioglimento mediante trasferimento universale dei beni. Questo per evitare che le imprese che cessano i pagamenti o che vogliano evitare aggiustamenti fiscali o sociali possano beneficiare di questo meccanismo. Il decreto prevede ora che il curatore debba produrre anche due ulteriori documenti, un certificato fiscale e un certificato sociale per prevenire questo rischio. Il certificato sociale è qualificato dall’articolo L. 243-15 del codice della previdenza sociale, “certificato di vigilanza”.

Relazione annuale 2023 della Corte di Cassazione

A posterioriè utile leggere la presente relazione per verificare i giudizi che appaiono significativi. La sezione “Imprese in difficoltà” è trattata alle pagine 191 e seguenti della presente relazione.

In primo luogo, si tratta del conflitto tra la tutela del consumatore in materia di credito e l’autorità di cosa giudicata collegata ad una decisione di ammissione di un debito. La Corte d’Appello ha ritenuto che le decisioni di ammissione dei debiti hanno autorità di res judicata nei confronti del debitore, in relazione ai debiti accertati (Codice Civile, art. 1355). Dopo il parere del 2e camera civile, la camera commerciale ha tuttavia formulato un’eccezione in materia di clausola vessatoria (Com. 8 feb. 2023, n. 21-17.763, Dalloz Actualité, 14 feb. 2023, oss. C. Hélaine; D. 2023. 293 ; ibid. 1430, crono. S. Barbot e C. Bellino ; ibid. 1715, oss. F.-X. Lucas e P. Cagnoli Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 2024. 650, oss. H. Aubry, E. Poillot e N. Sauphanor-Brouillaud Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RST civ. 2023. 730, oss. N. Cayrol Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RST com. 2023. 449, oss. A. Martin-Serf Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif).

Non a caso, in questo rapporto viene pubblicata anche una sintesi della sentenza che avevamo già commentato (Com. 7 luglio 2023, n. 22-17.902, Dalloz Actualité, 13 luglio 2023, oss. C. Gailhbaud; D. 2023. 1357 Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 2268, cap. C. Bellino e T. Boutié Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 2024. 1691, oss. F.-X. Lucas e P. Cagnoli Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; Rev. società 2023. 547, oss. LC Enrico Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RTD 2023. 628, cron. V. Ilieva e A. Mittelette Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif) relativo alla spinosa questione della giustificazione da parte del legale rappresentante dell’insufficienza di fondi e della possibilità per l’AGS di contestarla. La Corte di Cassazione rileva che i rapporti tra l’AGS e i partner istituzionali sono diventati tesi. Tuttavia, il controllo a priori della disponibilità dei fondi richiesti da AGS è stata rifiutata. La relazione annuale cita la sentenza, precisando che l’obbligo di giustificare preventivamente l’insufficienza dei fondi disponibili è previsto solo in caso di salvaguardia. È solo in questa ipotesi che l’AGS ha la possibilità di un’impugnazione immediata.

Si citano inoltre due sentenze, entrambe del 13 dicembre 2023. Una riguarda il sequestro automatico dell’abitazione principale (Com. 13 dic. 2023, n° 22-19.749, Dalloz attualità, 21 dic. 2023, oss. B. Ferrari; D.2023.2236 Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 2024. 1691, oss. F.-X. Lucas e P. Cagnoli Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 1877, oss. DR Martin e H. Synvet Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; Rev. società 2024. 208, oss. F.Reille Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RCJPP 2024. 52, cron. P. Roussel Galle e F. Reille Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif). Se l’esenzione dal pignoramento non è opponibile al creditore, questi può esercitare il suo diritto d’azione sui beni che non erano compresi nella garanzia comune dei creditori della liquidazione giudiziale, anche dopo la chiusura per insufficienza patrimoniale. L’articolo L. 643-11 del Codice del Commercio non può impedirlo. L’altro riguarda l’inafferrabilità di un immobile oggetto di iscrizione ipotecaria (Com. 13 dic. 2023, n. 22-16.752, Dalloz attualità, 15 gen. 2024, oss. M. Guastella; Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; Rev. società 2024. 208, oss. F.Reille Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RCJPP 2024. 49, cron. S. Piedelièvre e O. Salati Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; ibid. 52, cap. P. Roussel Galle e F. Reille Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif). Se quest’ultima è inopponibile nei confronti di un creditore, questi può esercitare i suoi diritti sull’immobile, a prescindere dalla chiusura per insufficienza patrimoniale, che non può giustificare la cancellazione dell’iscrizione alle condizioni di cui all’articolo 2438 del codice civile.

Effetti della remissione del debito

Michel di Martino ha opportunamente ricordato i vantaggi di concedere la remissione dei debiti per consentire il salvataggio di un’impresa e l’accettazione del suo piano di prosecuzione con passività così ridotte (nota informativa n. 175, 11 luglio 2014). In particolare ci fornisce due considerazioni che meritano una riflessione:

  • Il primo è che il costo reale di un rimborso viene ridotto del 37,5% a causa delle plusvalenze fiscali (incidente dell’imposta sulle società e recupero dell’IVA sul debito non pagato). D’altro canto, ricorda che con un tasso di inflazione medio del 4%, un debito pagabile in dieci anni rappresenta un importo ridotto del 32%;

  • se combiniamo gli effetti di questi elementi, la remissione del debito diventa attrattiva aggiungendo il fatto che riduce il rischio di mancato pagamento dovuto alla riduzione delle passività, avendo per l’impresa debitrice un minore onere da ripagare.

Giurisprudenza

Risoluzione del contratto di locazione commerciale. In questo caso (Com. 12 giugno 2024, n. 22-24.177 FS-B, Dalloz Actualité, 12 luglio 2024, oss. M. Guastella; D. 2024. 1125 Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; RST com. 2024. 541, oss. F. Kendérian Cronaca-del-diritto-delle-imprese-in-dif ; Gas. Amico. 2 luglio 2024, pag. 20), un locatore aveva chiesto al curatore di registrare la risoluzione del contratto di locazione. Tuttavia, gli affitti dovuti dopo la sentenza di apertura erano stati pagati dalla società affittuaria. Il locatore ha ricevuto questo pagamento il giorno in cui ha presentato domanda al curatore. La questione era quindi se il giudice commissario avesse l’obbligo di verificare il pagamento il giorno in cui si pronuncia sui canoni e sugli oneri relativi all’occupazione successivi all’apertura del procedimento. La Corte di Cassazione è arrivata ad affermare che tale verifica deve essere effettuata (ai sensi degli artt. L. 622-14, 2eL. 631-14, R. 622-13, par. 2, et R. 631-20 c. com.).

Procedure di prevenzione. Segnaliamo un’interessante sentenza della Camera di Commercio del 3 luglio 2024 (Com. 3 luglio 2024, n….

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