Indebitandosi per eseguire il rituale dell’Eid, Laarbi Moudden chiude il dibattito

Indebitandosi per eseguire il rituale dell’Eid, Laarbi Moudden chiude il dibattito
Indebitandosi per eseguire il rituale dell’Eid, Laarbi Moudden chiude il dibattito
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Di fronte ai dibattiti sulle modalità di realizzazione dell’Eid, il presidente del Consiglio locale degli Ulema di Rabat, Laarbi Mouddenha chiuso definitivamente i dibattiti ricordando che gli obiettivi della Sharia costituiscono la base per lo svolgimento di tutti i rituali religiosi, compreso il rito dell’Eid Al-Adhapoiché è a Sunna obbligatorio connesso alla capacità di farlo. Inoltre, il sacrificio dell’Eid è un aspetto dell’adorazione e della vicinanza ad Allah Onnipotente, e la sua regola è che sia un Sunna obbligatorio per chi può permetterselo, cioè per chi può acquistarlo con i propri soldi, senza limitare in alcun modo se stesso, la propria famiglia e i propri figli.

Laarbi Moudden, presidente del Consiglio Locale degli Ulema di Rabat, ha sottolineato che la celebrazione dell’Eid Al-Adha ogni anno da parte del mondo musulmano, nel decimo giorno di Dhual-Hijjah, è un’occasione per ricordare gli obiettivi della Sharia a partire dal l’osservazione di questo rituale, che egli descrisse come devozione a Dio, rivitalizzazione della Sunnah del Profeta, collegamento della religiosità dei marocchini all’eredità della storia di Abramo e di suo figlio Ismail, la pace sia con loro, e apprendimento lezioni e insegnamenti da loro, compresa la morale, l’etica e i legami di amicizia e rispetto che dovrebbero essere costruiti nelle relazioni all’interno della famiglia marocchina, ha affermato il presidente del Consiglio locale degli Ulema di Rabat, Laarbi Moudden.

Ha sottolineato che l’Eid Al-Adha è un’opportunità per rafforzare i legami di fratellanza, consolidare i valori di solidarietà nella società e portare gioia alle persone, sottolineando che “il Profeta (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) ci ha ordinato di dividere questo sacrificio in tre parti: un terzo per il consumo, un terzo per il risparmio e un terzo per la beneficenza”, ha affermato, sottolineando che lo svolgimento di questo rito ha effetti positivi a livello valoriale, sociale ed economico.

Il presidente del Consiglio locale degli Ulema di Rabat ha concluso che questo rituale ha importanti dimensioni contrattuali, spirituali, sociali ed economiche e che “nel processo di adattamento ai cambiamenti della società, la dimensione di preservare questi scopi nella loro autentica forma marocchina dovrebbe essere ricordato.”

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