Human Rights Watch accusa Israele di crimini di guerra – DW – 14/11/2024

Human Rights Watch accusa Israele di crimini di guerra – DW – 14/11/2024
Human Rights Watch accusa Israele di crimini di guerra – DW – 14/11/2024
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Poco prima di lasciare l’incarico il mese prossimo, Josep Borrell ha proposto all’Unione europea di sospendere il dialogo politico instaurato tra i 27 e Israele.

Il capo della diplomazia europea si è regolarmente mostrato molto critico nei confronti delle azioni militari dell’esercito israeliano a Gaza e del blocco degli aiuti umanitari da parte di Israele all’enclave palestinese.

È necessario “mettere fine alla tragica situazione” nel Medio Oriente. Josep Borell ha ribadito questo appello due settimane fa, durante il Forum Regionale dell’Unione per il Mediterraneo. Per il rappresentante della diplomazia europea, la realtà della Striscia di Gaza costituisce “la crisi umanitaria più grave e acuta dalla Seconda Guerra Mondiale”.

A settembre ha invitato la comunità internazionale a farlo “fare pressione su entrambe le parti”Hamas e Israele, per raggiungere un accordo di cessate il fuoco.

Ma come gli appelli precedenti, anche la sua proposta di sospendere il dialogo politico instaurato tra i 27 e Israele non ha quasi alcuna possibilità di successo, poiché le decisioni in politica estera richiedono l’unanimità dei 27. Tuttavia, una serie di paesi, tra cui Germania e Italia, hanno già espresso la loro contrarietà.

Spostamenti forzati

L’Unione europea tenta inoltre, da maggio, di organizzare una riunione del consiglio di associazione tra Israele e UE, per esaminare in particolare la situazione dei diritti umani a Gaza, ma tale riunione non ha ancora avuto luogo per mancanza di accordo sull’ordine del giorno.

Nel frattempo sono le Nazioni Unite, ovvero le ONG, che continuano a fornire rapporti su questa situazione. Come Human Rights Watch, che giovedì (14/11) ha denunciato crimini contro l’umanità e crimini di guerra da parte dell’esercito israeliano, attraverso lo sfollamento forzato della popolazione durante le richieste di evacuazione di vaste aree del territorio.

L’esercito israeliano spiega che ciò avviene per proteggere i civili durante le operazioni contro l’organizzazione terroristica Hamas.

Ma per Human Rights Watch, “Israele non può semplicemente fare affidamento sulla presenza di gruppi armati per giustificare lo sfollamento dei civili”.

Aree inabitabili

Oggi, secondo le Nazioni Unite, l’80% degli abitanti della Striscia di Gaza sono sfollati.

Tuttavia, secondo Human Rights Watch, da un lato, “Non esiste alcuna ragione militare convincente che possa plausibilmente giustificare lo sfollamento di massa da parte di Israele di quasi tutta la popolazione di Gaza”.

Poi avviene la distruzione di case e infrastrutture vitali conseguente alle evacuazioni “sistematicamente inabitabile in gran parte di Gaza”impedendo agli abitanti di Gaza di tornare a casa.

“L’esercito israeliano ha intenzionalmente demolito o danneggiato gravemente infrastrutture civili, anche effettuando demolizioni controllate di edifici”scrive l’ONG, la quale ritiene quindi che il “Anche le azioni di Israele sembrano rientrare nella definizione di pulizia etnica.”

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