Il Papa: “Possiamo ridere di Dio ma senza offendere”

Il Papa: “Possiamo ridere di Dio ma senza offendere”
Il Papa: “Possiamo ridere di Dio ma senza offendere”
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Il Papa con Jimmy Fallon, questo venerdì in Vaticano.

AFP

«Possiamo ridere di Dio (…) ma senza offendere il sentimento religioso dei fedeli», ha avvertito venerdì mattina papa Francesco, ricevendo un centinaio di fumetti da una quindicina di Paesi, una parentesi leggera prima di recarsi al vertice del G7.

Francesco è infatti atteso a metà giornata in Puglia, nel sud della penisola, dove parteciperà, prima per un papa, al vertice dei capi di Stato e di governo dei sette Paesi più ricchi, nel corso di una sessione dedicato all’intelligenza artificiale (AI).

Avrà anche una decina di incontri bilaterali, in particolare con i presidenti francese Emmanuel Macron, americano Joe Biden e ucraino Volodymyr Zelensky, prima di tornare in Vaticano in serata.

Davanti al suo pubblico di comici conquistato in anticipo, il pontefice, 87 anni, si è infilato il pollice nell’orecchio destro e ha agitato le dita, un gesto che ha suscitato risate e applausi: «Invece del discorso, faccio questo», disse.

Dall’Irlanda, dalla Colombia, dalla Germania

Erano presenti i comici americani Whoopi Goldberg (“Sister Act”), Julia Louis-Dreyfus (“Seinfeld”), Chris Rock e Jimmy Fallon, così come il francese Manu Payet, anche se la maggior parte di loro proveniva dall’Italia.

Alcuni sono arrivati ​​anche dall’Irlanda, dalla Colombia, dalla Germania, uno addirittura dalla lontanissima Timor Est dove Francesco si recherà a settembre.

“Possiamo ridere di Dio?” ha detto il papa agli artisti, prima di dare la propria risposta: «Certamente, mentre giochiamo e scherziamo con le persone che amiamo».

Tuttavia, si è affrettato a precisare subito questo apparente via libera: “Possiamo farlo ma senza offendere i sentimenti religiosi dei fedeli”.

“Il tuo talento è un dono prezioso”

Una posizione di particolare risonanza visto lo shock suscitato dalle sue dichiarazioni nel 2015 dopo l’attacco jihadista che aveva appena decimato la redazione di Charlie Hebdo a Parigi.

Alla domanda sulla libertà di espressione dei fumettisti dopo il tragico attentato, ha risposto: “Se un grande amico parla male di mia madre, può aspettarsi un pugno, e questo è normale. Non possiamo provocare, non possiamo insultare la fede degli altri, non possiamo prenderla in giro!”

Dichiarazioni che furono interpretate all’epoca come una quasi giustificazione dell’attentato. I suoi autori volevano punire i giornalisti di Charlie Hebdo, un giornale dai toni apertamente atei e anticlericali, che aveva pubblicato soprattutto caricature del profeta musulmano Maometto.

Il Papa ha elogiato anche il ruolo sociale positivo dei comici: «Voi avete il potere di diffondere serenità e sorrisi».

“Il vostro talento è un dono prezioso perché con il sorriso diffonde la pace nel cuore delle persone, aiutandoci così a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano”, ha incoraggiato.

(afp)

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