Il direttore generale della COP29 accusato di promuovere accordi sui combustibili fossili – VivAfrik

Il direttore generale della COP29 accusato di promuovere accordi sui combustibili fossili – VivAfrik
Il direttore generale della COP29 accusato di promuovere accordi sui combustibili fossili – VivAfrik
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Lunedì 11 novembre 2024, all’apertura della COP29 in Azerbaigian, è scoppiato uno scandalo attorno al suo direttore generale, Elnur Soltanov. Un’indagine della BBC, basata su registrazioni segrete, rivela che Soltanov avrebbe usato il suo ruolo per discutere potenziali accordi di investimento nell’industria petrolifera e del gas del paese. Secondo il filmato, Soltanov, anche viceministro dell’Energia dell’Azerbaigian e membro del consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera nazionale SOCAR, stava discutendo delle “opportunità di investimento” negli idrocarburi con un uomo che si identificava come potenziale investitore.

In una dichiarazione registrata, Soltanov avrebbe affermato: “Abbiamo molti giacimenti di gas che devono essere sfruttati”, suggerendo un’opportunità per gli investitori di partecipare a progetti di combustibili fossili, in diretta contraddizione con gli obiettivi della COP che mira a ridurre l’uso dei fossili combustibili per limitare il riscaldamento globale.

Un ex funzionario della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha reagito a questa rivelazione definendo l’atteggiamento di Soltanov “totalmente inaccettabile” e un “tradimento degli altri membri della COP”. Lo scandalo scoppia quando il vertice inizia nella capitale dell’Azerbaigian, Baku, con discussioni cruciali sulle strategie globali per mitigare il cambiamento climatico.

Un falso investitore si infiltra nel backstage della COP29

L’organizzazione per i diritti umani Global Witness, in collaborazione con la BBC, ha orchestrato questa indagine inviando un rappresentante sotto copertura, che si è presentato come capo di una fittizia società di investimenti specializzata in energia con sede a Hong Kong.

Presentando il suo interesse a “sponsorizzare” la COP29, questo falso investitore avrebbe chiesto di negoziare gli investimenti in SOCAR, la compagnia energetica nazionale azera.

Subito dopo è stato organizzato un incontro online con Soltanov, che, nel suo ruolo congiunto di capo della COP e viceministro dell’Energia, ha discusso apertamente delle opportunità nel settore del petrolio e del gas. Documenti e video ottenuti da Global Witness e analizzati dalla BBC mostrano uno scambio in cui Soltanov evidenzia i vantaggi economici dello sfruttamento dei giacimenti di gas e delle opportunità commerciali in Azerbaigian.

Reazioni e implicazioni per la COP29

Di fronte alle rivelazioni, il team azerbaigiano della COP29 non ha risposto alle richieste della BBC per un comunicato ufficiale. Tuttavia, questa vicenda solleva seri interrogativi sulla trasparenza e sull’etica dell’organizzazione della COP. Diversi osservatori temono che questo conflitto di interessi tra le funzioni di Soltanov possa offuscare la credibilità della COP29 e ostacolare le già complesse discussioni sulla transizione energetica globale.

Questo scandalo arriva mentre la COP29 dovrebbe riunire le nazioni per un nuovo impegno sul clima, in un contesto in cui gli impatti del cambiamento climatico si fanno sempre più sentire. In Spagna, due settimane fa, inondazioni devastanti hanno causato la morte di oltre 200 persone, ricordandoci quanto i fenomeni meteorologici estremi, amplificati dal riscaldamento globale, stiano diventando frequenti e mortali.

Secondo le statistiche ufficiali statunitensi, circa il 90% delle esportazioni dell’Azerbaigian provengono da idrocarburi. Il ruolo preponderante dell’industria dei combustibili fossili nell’economia azera e le funzioni politiche di Soltanov sottolineano la complessa questione della transizione energetica per i paesi produttori di idrocarburi.

Moctar FICUU/VivAfrik

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