L’esistenza di una rete internazionale per la contraffazione di opere d’arte, attiva anche nel Brabante Vallone, è stata rivelata lunedì dall’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria in materia penale (Eurojust). La piattaforma menziona il sequestro di 2.000 opere d’arte contemporanea per un potenziale danno di 200 milioni di euro.
Dal marzo 2023 è stata condotta un’indagine congiunta dalle autorità giudiziarie belga, spagnola, francese e italiana contro una rete criminale per la contraffazione di oltre 2.000 opere d’arte contemporanea.
La parte belga dell’indagine è stata gestita a livello delle autorità giudiziarie del Brabante Vallone, attraverso la zona di polizia di La Mazerine che copre i territori dei comuni di La Hulpe, Lasne e Rixensart.
Gli oggetti d’arte ritrovati includono opere false di artisti famosi come Banksy, Andy Warhol, Pablo Picasso, Joan Miró, Francis Bacon, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Claude Monet, Vincent van Gogh e Salvador Dalì.
Le indagini sulla contraffazione hanno rivelato l’esistenza di una rete di contraffattori in Spagna, Francia e Belgio. Una volta prodotte le opere d’arte false, la rete ha collaborato con diverse case d’asta in Italia complici per vendere i pezzi.
Per garantire la credibilità delle aste furono organizzate mostre in tutta Italia e fu pubblicato un catalogo delle opere d’arte.
Le perquisizioni hanno portato, tra l’altro, alla scoperta di laboratori di falsificazione e al sequestro di un migliaio di opere d’arte false e di oltre 500 certificati e timbri di autenticità falsi.
L’indagine ha portato all’incriminazione di 38 sospettati di rete di contraffazione. “Impedendo a queste opere di raggiungere il mercato, le autorità hanno evitato un grave disagio nel settore delle aste d’arte”ha detto lunedì Eurojust.
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