Il Waterloo Psyche Center ha celebrato il suo quinto anniversario il 12 ottobre. Creato nel 2019, questo centro fornisce un supporto approfondito a tutte le persone che soffrono di burn-out. Attraverso colloqui di ascolto e incontri con psicoterapeuti, il Centro tenta di riportare le persone affette da burnout sul percorso del reinserimento professionale.
Per lo Psyché Center, situato a Waterloo, il mese di ottobre è stata l’occasione per celebrare i suoi 5 anni di esistenza. E se le équipe dei centri sono orgogliose di festeggiare la quinta candelina, è anche l’occasione per ricordare quanto questi centri siano necessari per le persone in difficoltà.
I casi di burnout, infatti, continuano ad aumentare di anno in anno. Nel 2024, sono passate dal Centro Psyché 150 persone, rispetto alle 100 del 2023.
Una malattia ancora troppo poco conosciuta e troppo spesso paragonata alla depressione. Pascale Debliquy, direttrice del Centro, ricorda l’importanza di trattare queste due malattie in modo diverso.
“Quando siamo depressi, siamo tristi, non desideriamo più nulla. Mentre quando siamo esausti, abbiamo ancora voglia di fare delle cose, non siamo tristi, abbiamo ancora voglia di alzarci la mattina. Ma non possiamo più farlo semplicemente perché il corpo non può più farlo. È quasi come se avesse staccato la spina e detto “questo è troppo per me”. (…)’. E dall’oggi al domani si ferma“, spiega.
Oggi è probabile che tutti soffrano di burnout a causa della pressione ambientale, delle notizie che provocano ansia e degli oneri amministrativi. Pascale riceve casalinghe, studenti e talvolta anche bambini. Secondo un rapporto Inami pubblicato a maggio 2024, i casi di burn-out sono aumentati del 43% in 5 anni.
Le soluzioni esistono
Per trattare il burnout, devi attraversare diverse fasi. Innanzitutto, l’accettazione e la comprensione di ciò che sta accadendo. Poi, il recupero energetico (riposo, nutriterapia, massaggi).
Devi essere in grado di riconnetterti con te stesso imparando a gestire lo stress. Il quarto passo è lavorare su se stessi con sedute di psicologia, e infine la persona può valutare di riprendere l’attività professionale grazie al coaching.
Per completare questi 5 passaggi, in media, ci vogliono 6 mesi.
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