Congelamento dei beni di un centinaio di persone, tra cui l’ex presidente Damiba

Congelamento dei beni di un centinaio di persone, tra cui l’ex presidente Damiba
Congelamento dei beni di un centinaio di persone, tra cui l’ex presidente Damiba
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AA/Ouagadougou/Dramane Traoré

Le autorità burkinabè congelano i beni e le risorse economiche di un centinaio di persone, tra cui l’ex presidente della transizione del Burkina Faso, il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, per “partecipazione ad atti di terrorismo o finanziamento del terrorismo”, si apprende Giovedì da fonte ufficiale.

Secondo un decreto firmato il 19 novembre dal ministro dell’Economia del Burkina Faso, Aboubakar Nacanabo, e consultato da Anadolu, almeno 113 persone fisiche e due persone giuridiche sono oggetto di sanzioni finanziarie per un periodo di sei mesi rinnovabili nel quadro della lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo in Burkina Faso.

Inoltre, secondo la stessa fonte, queste persone sono soggette al divieto di viaggio durante il periodo di congelamento dei loro beni e delle loro risorse economiche.

Tra le persone citate nel decreto figurano l’ex presidente della transizione del Burkina Faso, tenente colonnello Paul Henri Sandaogo Damiba (gennaio 2022-settembre 2022), già rimosso dall’esercito, due ex ministri degli Affari esteri del Burkina Faso, vale a dire il generale della gendarmeria Djibril Bassolé e il giornalista Alpha Barry, l’ex presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) Newton Ahmed Barry e un ex deputato Aziz Diallo.

Si segnala inoltre la presenza nell’elenco di alcuni ufficiali militari recentemente radiati dai ranghi delle forze armate nazionali per “condotta ritenuta particolarmente grave consistente in un grave attentato alla dignità militare e alla reputazione dell’esercito, caratterizzata da azioni di intelligence nei confronti di uno straniero potere e terroristi, con l’obiettivo di favorire le loro imprese contro il Burkina Faso”.

Come il tenente colonnello Paul Henri Sandaogo Damiba che ha trovato rifugio in Togo dopo la sua caduta il 30 settembre 2022, molte altre persone prese di mira da queste sanzioni si trovano fuori dal Burkina Faso.

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