L’Udc paga la benzina a chi realizza il miglior manifesto anti-eco

L’Udc paga la benzina a chi realizza il miglior manifesto anti-eco
L’Udc paga la benzina a chi realizza il miglior manifesto anti-eco
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Un pieno di benzina offerto in cambio della migliore idea per un manifesto contro la legge sul clima: alcuni lo considereranno un cinico populismo, altri lo definiranno ironico genio. In ogni caso, l’ultima idea elettorale della giovane UDC del Vallese francofono (JUDCVr) ha il merito di suscitare una reazione.

Mercoledì la sezione ha immaginato un concorso che unisca allo stesso tempo umorismo, provocazione, potere d’acquisto e politica. «In palio: un rifornimento gratuito alla Tamoil, fino a un SUV 4×4, ovvero 150 franchi», si legge nell’annuncio. Per ottenerlo, è necessario creare il miglior poster contro l’ambiziosa legge sul clima, in votazione nel cantone il 24 novembre. “Siamo una squadra di giovani che sono francamente stufi delle regole che ci vengono imposte con il pretesto di “salvare il pianeta”, afferma Valetin Reynard, presidente della JUDCVr. Questo poster è il nostro modo di dire che rifiutiamo che sia lo Stato a dirci cosa mangiare, pur essendo completamente disconnessi dalla nostra realtà di vallesani».

Per mancanza di risorse il manifesto vincitore non potrà essere esposto in tutto il Cantone. Ma la visibilità in una forma o nell’altra è allo studio. In rete le reazioni sono contrastanti. Per un utente di Internet che muore dalle risate, “è la migliore competizione al mondo ????????”. Dall’altro, però, si tratta di “uno slogan marcio (…) e una grave mancanza di rispetto verso una parte della popolazione preoccupata per il futuro dei propri figli”.

Senza commentare la sostanza del messaggio, Romaine Travelletti, specialista della comunicazione vallesana, direttrice dell’agenzia Nord, rileva che “l’obiettivo di questo tipo di leva è quello di creare entusiasmo e di far parlare dell’iniziativa, e indirettamente del partito.. nel bene e nel male. In questo senso l’obiettivo è stato raggiunto!” Tanto più che l’azione è in linea con il tono generale dell’Udc. “Il partito ama questo tipo di azioni “provocatorie” che suscitano forti reazioni da parte del pubblico”, continua. La sfida sarà moderarli sui social network.

Intervistata sul post dei suoi rivali, la Gioventù socialista del Vallese francofono non ha risposto alle nostre domande.

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