DECRITTO – Per essere eletto, Donald Trump ha beneficiato di un’impennata dei voti di latini, giovani, uomini e donne di colore. Ma ha anche capitalizzato su diversi temi che hanno allontanato gli elettori dalla sua concorrente Kamala Harris.
I sondaggisti prevedevano un voto molto serrato: non si sbagliavano. Perché se Donald Trump è sul punto di vincere nei sette stati chiave – l’Arizona non ha finito di contare ma è ben avanti – la sua vittoria è stata decisa da poche decine di migliaia di voti, negli stati di “muro blu” Midwest: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Le differenze sono molto piccole, circa 250.000 voti, di cui solo 30.000 nel Wisconsin. Una sciocchezza in tutto il Paese, dove sono state contate più di 140 milioni di schede. Una volta passata l’amarezza della sconfitta, la candidata democratica Kamala Harris dovrà analizzare le ragioni di questo fallimento.
In uno studio pubblicato venerdì 8 novembre, l’istituto Blueprint, vicino allo schieramento democratico, ha comunque individuato i principali fattori che hanno spinto gli elettori a non scegliere Harris. I 3.262 elettori intervistati, di cui 1.883 provenienti da stati chiave, si sono piazzati tre…
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