Ad Ath, Bruno Lefèbvre mantiene la suspense sul suo futuro politico

Ad Ath, Bruno Lefèbvre mantiene la suspense sul suo futuro politico
Ad Ath, Bruno Lefèbvre mantiene la suspense sul suo futuro politico
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In teoria è Bruno Lefèbvre (PS) che dovrebbe (ri)diventare sindaco di Ath, dopo aver guidato la lista del PS il 13 ottobre, e aver ottenuto il miglior punteggio (2960 voti). Ma sappiamo bene che Lefèbvre è stato eletto deputato vallone lo scorso giugno e che non rientra nella “quota” del 25% dei membri del suo gruppo che possono pretendere il cumulo tra un seggio di deputato e un seggio esecutivo locale.

Bruno Lefèbvre deve quindi fare una scelta. Una scelta che cerca di rimandare il più possibile. Non per aspettare un “miracolo” (anche se…), ma una modifica della legislazione vallone che gli permetterebbe di unire i due mandati (deputato e sindaco). Altri oltre a lui sarebbero interessati,… anche se Athois ha perso un alleato oggettivo in Péruwelz da quando il MR di Vincent Palermo (anche lui deputato) è stato respinto all’opposizione. Sappiamo che il signor Lefèbvre si batte ardentemente per una combinazione di funzioni (di questo tipo), con decumulo finanziario.

Due patti di maggioranza, con “varianti”

Ovviamente, per risparmiare ancora un po’ di tempo e consentire altre tre settimane di riflessione (o di speranza, dipende) da qui all’insediamento dei consigli comunali (il primo lunedì di dicembre, 2 dicembre quindi), Bruno Lefèbvre e il PS di Ath utilizzano una possibilità autorizzata dal Codice della democrazia locale e del decentramento. Il CDLD consente di presentare diversi accordi di maggioranza nella data concordata (entro il secondo lunedì di novembre). “E’ la legge ed è una questione di democrazia”. Lo dice il ministro François Desquesnes, ricordando il quadro giuridico. “Tutti i gruppi rappresentati nel consiglio comunale possono presentare un patto di maggioranza a condizione che: 1) i consiglieri eletti nella stessa lista costituiscano un gruppo politico comune; 2) che detto patto abbia la maggioranza nel consiglio comunale.”

“I diversi patti di maggioranza vengono poi messi ai voti il ​​primo lunedì di dicembre. Spetta al presidente dell’assemblea determinare l’ordine in cui saranno presentati i diversi patti. Nella circolare del 10 ottobre 2024, ho raccomandare di presentare i diversi patti secondo l’ordine dei depositi. Il primo patto adottato comporta il rifiuto dei successivi.

La presentazione di due patti di maggioranza è ammissibile a condizione che siano rispettate le forme prescritte dalla L1123-1 della CDLD e che ciascun patto presentato abbia la maggioranza in seno al consiglio comunale. indica la circolare del 10 ottobre. “In una simile ipotesi, la CDLD non determina un ordine di votazione. Spetta al presidente dell’assemblea determinarne uno. L’ordine cronologico di presentazione dei patti sembra essere la soluzione più adeguata. Il primo patto adottato sarà comportare il rigetto del secondo.”

Il PS e il MR, questo venerdì nel tardo pomeriggio, hanno quindi presentato due patti di maggioranza nelle mani del direttore generale dell’Ath, Bruno Boël.

In un primo patto, Bruno Lefèbvre si presenta come sindaco. Sarebbe quindi presentato all’assemblea se, entro il 2 dicembre, fosse possibile il cumulo o se Lefèbvre rinunciasse al suo mandato di deputato.

In un secondo patto, Florent Van Grootenbrulle (che ha ottenuto il secondo miglior punteggio nella lista del PS) si presenta come sindaco. In questo caso, Bruno Lefèbvre verrebbe proposto come presidente del consiglio comunale, come è avvenuto alla fine di giugno, quando ha rinunciato alla carica di sindaco in seguito alla sua elezione al parlamento vallone.

In tal caso, il collegio municipale sarà il seguente: · Florent Van Grootenbrulle (PS): sindaco; Ysaline Remy (MR): primo assessore; Jérome Salingue (PS): 2° assessore; Christophe Degand (MR): 3° assessore; Ludivine Gauthier (PS): 4a assessore; Murielle Cornil (MR): 5° assessore; Jessy Kerldermans (PS): 6° assessore; Dany Vandenbrande (PS): presidente del CPAS.

Il signor Keldermans non si presenterebbe al collegio se il signor Lefèbvre fosse sindaco.

Collegamento con Namur

Da notare che se Bruno Lefèbvre decidesse di rinunciare al suo mandato di deputato (cosa che sembra improbabile), sarebbe Laetitia Liénard (1° supplente) che si unirebbe a Namur.

Bruno Lefèbvre suggerisce chiaramente che resterà deputato vallone (solo) se le “regole” non cambieranno entro il 2 dicembre. “È importante avere questo legame con le autorità valloni, soprattutto per quanto riguarda la situazione finanziaria dei comuni…” A Bruxelles, il PS ha messo sul tavolo del Parlamento una proposta di ordinanza per adattare le regole relative al cumulo dei mandati (in genere simili a quelle in vigore in Vallonia), che potrebbe consentire ad alcuni eletti del PS e del MR di cumulare all’inizio di dicembre. “Ciò che è possibile a Bruxelles dovrebbe essere possibile anche in Vallonia” nota Bruno Lefèbvre. Questo venerdì, tuttavia, il PS non è riuscito a trovare abbastanza sostegno nel Parlamento di Bruxelles per invertire la rotta.

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