(Ottawa) Le questioni relative ai confini tra Canada e Stati Uniti sono state al centro della prima “fruttuosa” riunione del comitato del consiglio dei ministri federali sui rapporti con gli americani.
Pubblicato alle 12:50
Aggiornato alle 15:44
Emilie Bergeron
La stampa canadese
Il vice primo ministro Chrystia Freeland, che presiede il gruppo di lavoro, venerdì ha insistito su questa priorità e sulle preoccupazioni dei canadesi riguardo al confine tra Canada e Stati Uniti.
“Controllare la nostra frontiera, sapendo che siamo veramente un Paese sovrano che controlla la nostra frontiera, è fondamentale per la sicurezza dei canadesi in tutto il Paese”, ha dichiarato, al termine dell’incontro, colui che ha guidato i negoziati con il Presidente- eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, durante il suo primo mandato.
Il candidato repubblicano uscito vittorioso dalle elezioni americane di martedì ha fatto una campagna promettendo la deportazione di milioni di immigrati clandestini.
Ciò avviene nel contesto in cui il Canada ha appena annunciato un calo significativo dei livelli di immigrazione, sia per i nuovi arrivati che arrivano su base temporanea sia per coloro che desiderano ottenere la residenza permanente.
Sappiamo molto bene che i canadesi hanno fiducia nel nostro sistema di immigrazione, ma spetta a noi lavorare per mantenere questa fiducia. Per questo motivo abbiamo ridotto le soglie di immigrazione del 20% e per questo è una priorità.
Mélanie Joly, ministro degli Affari esteri
MMe Freeland sostiene che non è affatto una coincidenza che il vicepresidente del comitato da lei presieduto sia il ministro della Pubblica Sicurezza, Dominic LeBlanc. Ha anche osservato che il ministro dell’Immigrazione Marc Miller fa parte del gruppo.
“Abbiamo un piano e stiamo lavorando per svilupparlo ulteriormente”, ha aggiunto il Sig.Me Freeland, precisando di non essere pronta a rivelare dettagli.
Poco prima, MMe Anche Joly aveva accennato a tale “piano” senza delinearne le linee.
Il signor Miller non è comparso davanti ai giornalisti venerdì.
Comunque, Sig.Me Freeland ha osservato che anche le questioni economiche sono una priorità per il comitato ministeriale, mentre Trump ha promesso di imporre tariffe diffuse sulle importazioni americane.
Il vice primo ministro non ha mancato di ricordare l’episodio dei dazi su acciaio e alluminio, durante la precedente presidenza di Trump, durante il quale il Canada ha risposto “dollaro per dollaro” con misure di ritorsione.
Lei, che è anche ministro delle Finanze, ha ricordato di aver incontrato giovedì i leader dell’industria siderurgica durante una visita nella regione di Toronto.
Il gruppo di ministri federali dedicato alle relazioni Canada-USA è stato resuscitato all’inizio di questa settimana con una nuova composizione. Un simile comitato non si riuniva da quando Donald Trump aveva lasciato l’incarico all’inizio del 2021.