In un comunicato stampa, la CCME ha precisato di aver seguito con grande interesse il discorso reale, in cui il Sovrano ha affermato che la fase che attraversa la causa dell’integrità territoriale del Regno richiede la mobilitazione permanente di tutti, accogliendo con grande favore il discorso del Re che ha elogiato il patriottismo dei marocchini che vivono all’estero, così come il loro impegno nel difendere i simboli sacri della Nazione e nel contribuire allo sviluppo del loro Paese.
Il Consiglio ha elogiato, in questo senso, la decisione dell’Alta Corona di realizzare una nuova trasformazione nella modalità di gestione degli affari della comunità marocchina all’estero, al fine di rafforzare il legame tra questo segmento della popolazione e la madrepatria, attraverso la ristrutturazione delle istituzioni interessate, in modo da evitare la sovrapposizione delle rispettive attribuzioni e la dispersione dei soggetti interessati e al fine di garantire il loro adattamento alle nuove esigenze di questa comunità.
In questo contesto, la CCME ha espresso la sua alta considerazione per l’orientamento del Re “al governo affinché possa procedere alla ristrutturazione di questo quadro istituzionale attorno a due entità chiave (…), la prima è il Consiglio della Comunità Marocchina all’Estero che, in quanto istituzione costituzionale autonoma, che deve assumere pienamente il suo ruolo di quadro di riflessione e di forza di proposte e riflettere la rappresentatività delle diverse componenti di questa comunità”, oltre all’appello di King ad accelerare l’adozione della nuova legge relativa al Consiglio, in vista del suo insediamento al più presto, a norma dell’articolo 163 della Costituzione.
Il Consiglio accoglie con favore anche la creazione della “Fondazione Mohammedia per i marocchini che vivono all’estero”, che diventerà il braccio operativo delle politiche pubbliche in questo settore, e che avrà il compito di aggregare le responsabilità attualmente disperse tra una moltitudine di attori, per coordinarli lo sviluppo e l’attuazione della Strategia Nazionale dedicata ai marocchini residenti all’estero.
Inoltre, questa nuova struttura garantirà la gestione del “Meccanismo nazionale di mobilitazione delle competenze dei marocchini che vivono all’estero”, elencato in cima alle missioni assegnate alla Fondazione, con l’obiettivo di aprire la strada alle competenze e alle competenze marocchine consolidate . all’estero e sostenere i protagonisti di iniziative e progetti, grazie al coinvolgimento dei dipartimenti ministeriali interessati e dei diversi attori, per dare un forte impulso al presidio linguistico, culturale e religioso dei membri della comunità, di tutte le generazioni, sapendo che i settori culturale e religioso sono in cima alle priorità politiche pubbliche legate ai marocchini nel mondo.
Per quanto riguarda le grandi sfide che questo organismo dovrà affrontare, come la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative e giudiziarie per la comunità marocchina stabilita all’estero, la CCME saluta l’alta benevolenza del Re per aprire nuove prospettive ai membri della Comunità che sono desiderosi di investire nel loro paese.
Inoltre, la CCME ribadisce la sua piena disponibilità e mobilitazione per contribuire all’attuazione ottimale di tutte le linee guida dell’alta regalità contenute nel discorso del Re, conclude il comunicato stampa.