Auchan e Michelin prevedono di licenziare diverse migliaia di persone con la chiusura di diversi negozi e fabbriche. Per François Ruffin ciò è inaccettabile e lo Stato dovrebbe imporsi e dimostrare un po’ più di protezionismo, come hanno fatto gli Stati Uniti o la Cina.
La chiusura di diversi negozi Auchan e di due stabilimenti Michelin, con diverse migliaia di licenziamenti, fa rabbrividire. Per François Ruffin dovremmo prendere maggiormente esempio dal protezionismo dimostrato da Stati Uniti e Cina. Al microfono di RTL nega di essere un trumpista, ma afferma di esserlo “protezionista” : “Non voglio chiudere le frontiere, chiedo regolamentazione, chiedo protezione, sono protezionista, sono sulle quote di importazione”.
Riguardo alle fabbriche Michelin che chiuderanno i battenti, il deputato della Somme paragona la presenza di pneumatici provenienti dall'Asia ad un'invasione di “locuste che arrivano come se fosse un fenomeno naturale Non è un fenomeno naturale, è una scelta dei nostri leader politici di essere complici” licenziamenti.
Il governo deve dirlo “Basta!”
Per François Ruffin la soluzione è l’intervento del governo. “Sapete, nel cuore della crisi del Covid, abbiamo visto uno Stato potente sui cittadini che da un giorno all’altro ha detto “non esci più di casa, devi compilare un modulo e così via”. ecco, abbiamo uno Stato che ci farà la commedia dell'impotenza” Il deputato insiste che “il governo deve dire con molta più forza 'basta!'” alla chiusura di fabbriche e negozi che portano a licenziamenti.
Martedì 5 novembre Michel Barnier ha assicurato, davanti all'Assemblea, di volere “Sapere” quello che Auchan e Michelin avevano fatto “con i soldi pubblici loro dati”. Auchan ha risposto all'AFP assicurando di aver destinato parte di questo denaro alla ridistribuzione “potere d’acquisto ai propri dipendenti”.
pubblicato il 7 novembre alle 10:10, Philippine Rouviere Flamand, 6Medias
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