Dopo mesi di campagna elettorale tesa, gli Stati Uniti si preparano a eleggere martedì 5 novembre il loro 47esimo presidente. Il trauma dell'assalto al Campidoglio nel 2021 resta nella mente di tutti.
Elezioni tese. Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, martedì 5 novembre, la capitale del Paese, Washington DC, teme gli eccessi e già prevede possibili atti di distruzione o saccheggio.
Nelle strade di Washington DC, molte aziende, dalle banche ai fast-food, hanno installato negli ultimi giorni pannelli di legno per proteggere le loro finestre.
La città si sta preparando anche in caso di scontri. Sono state installate barriere di cemento davanti all'Università Howard, situata nella capitale, mentre Kamala Harris prevede di trascorrere la serata e la notte di martedì 5 novembre nell'istituto dove era studentessa, per seguire in diretta l'annuncio della i risultati.
Barriere sono già installate anche davanti alla Casa Bianca e davanti al Campidoglio, sia la sede del Congresso che il luogo dove verrà certificata la vittoria del nuovo presidente.
Queste installazioni vengono realizzate mentre la capitale resta segnata dall'assalto al Campidoglio da parte dei sostenitori di Donald Trump il 6 gennaio 2021. I manifestanti avevano cercato di impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden, che il suo rivale ha sempre contestato.
Un avvertimento dalle autorità
Imprese e amministrazione temono risse martedì, giorno delle elezioni, quando verranno resi noti i primi risultati, ma anche nei giorni successivi. Le elezioni si annunciano infatti molto vicine e i risultati finali potrebbero quindi ritardare, creando una situazione inquietante nel Paese e in particolare nella sua capitale.
Le autorità di Washington DC hanno infatti avvertito che nei giorni e persino nelle settimane successivi alle elezioni potrebbe verificarsi un “ambiente di sicurezza mutevole e imprevedibile”.
Qualcosa che faccia preoccupare i residenti. “La retorica di Trump è violenta e pericolosa”, dice un americano a BFMTV, per il quale il repubblicano contribuisce ad alimentare le tensioni.
“(I sostenitori di Trump) hanno già detto che ci sarebbero dei brogli. Quindi, se il risultato (delle elezioni) non li soddisfa, sarà un broglio (secondo loro)”, teme un altro, mentre il candidato repubblicano rifiuta di impegnarsi accettare i risultati delle prossime elezioni.
La polizia federale, l'FBI, ha annunciato che stava allestendo un centro di comando per monitorare potenziali minacce di eccessi. I servizi segreti, responsabili della protezione degli alti esponenti politici, hanno dichiarato da parte loro che, se necessario, rafforzeranno il proprio sistema di sicurezza.
I rinforzi della polizia verranno introdotti nei giorni e nelle settimane a venire con un picco di 4.000 persone il 20 gennaio 2025, giorno dell'insediamento del nuovo presidente.