Auto elettriche: 4 Citroën Ami attraversano l’Africa

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Compiere una traversata di 14.000 chilometri dal Marocco al Sud Africa, al volante di diverse Citroën Ami elettriche, è la sfida intrapresa da Éric Vigouroux, imprenditore ed ex pilota di rally-raid, e dal suo team attraverso la “crociera verde”. Un grande evento sostenuto da Stellantis Middle East & Africa (MEA).

Obiettivo primario di questa spedizione è rendere omaggio al centenario della leggendaria “crociera nera” reinterpretandone lo spirito di avventura ed esplorazione, questa volta incentrato sulla mobilità sostenibile. Vale la pena ricordare che questa “crociera nera” fu una spedizione automobilistica che attraversò il continente africano da nord a sud, dal 28 ottobre 1924 al 26 giugno 1925. Chiamata anche “spedizione Citroën Centre Africa”, fu avviata da André Citroën -anche per promuovere il proprio marchio e aprire una linea motorizzata regolare in tutta l’Africa.

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Éric Vigouroux ha quindi raccolto la sfida di ripercorrere questo percorso emblematico con veicoli elettrici, alimentati esclusivamente da energie rinnovabili. Il viaggio è iniziato ufficialmente il 28 ottobre a Ouarzazate, con arrivo previsto a Città del Capo a metà gennaio 2025. Questo percorso impegnativo metterà in risalto il design compatto ed efficiente dal punto di vista energetico dell’Ami, in grado di attraversare vari terreni. I veicoli partecipanti a questa spedizione hanno ricevuto miglioramenti, tra cui una maggiore autonomia, ruote più grandi e un telaio rinforzato.

All’origine di quest’avventura, Eric Vigouroux, ex pilota di rally-raid, parte per questa traversata, accompagnato da tre esperti compagni di squadra.

Ma la sfida principale resta l’approvvigionamento energetico. Per rispondere a questa domanda, il team ha sviluppato mini centrali solari portatili, composte da 40 pannelli solari, per ricaricare le batterie durante le soste. Ogni giorno della spedizione inizia alle 6:30 con un viaggio di tre ore per coprire 100 km, seguito da una ricarica solare di 5-6 ore. Nel tardo pomeriggio la squadra parte per un secondo tragitto di 100 km, percorrendo un totale giornaliero di 200 km ad una velocità media di 45 km/h. Inoltre, i siti di energia rinnovabile nel continente verranno utilizzati per ricariche più rapide.

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Lasciare il Marocco per raggiungere il Sudafrica al volante di un’Ami elettrica è una sfida ardita. Oltre alla componente spedizione e avventura, questo evento vuole essere un appello alla consapevolezza ambientale e al viaggio ecologico attraverso l’Africa. È per tutti questi motivi che Stellantis MEA, con il suo marchio Citroën, ha aderito a questa missione come partner impegnato, desiderando proporre una visione comune per promuovere la mobilità sostenibile nel continente africano.

La squadra di Éric Vigouroux fa tappa nello stabilimento Stellantis di Kénitra, piattaforma di produzione della Citroën Ami e di molti altri modelli.

Ricordiamo che Stellantis MEA è impegnata, nell’ambito del suo piano “Vision Dare Forward 2030”, a rendere la mobilità pulita e accessibile in tutto il Medio Oriente e in Africa, regione che si distingue per la crescente domanda di soluzioni di trasporto a prezzi accessibili. Con una popolazione di 2 miliardi di abitanti e circa 4 milioni di nuovi veicoli venduti all’anno, la regione MEA rappresenta una grande opportunità per la microelettromobilità. Stellantis vede questo segmento anche come un ponte tra le due ruote e i tradizionali veicoli usati, offrendo una nuova soluzione per la mobilità urbana e regionale.

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“In Stellantis, il nostro obiettivo è guidare la trasformazione della micro-elettromobilità in Medio Oriente e in Africa sfruttando la nostra profonda conoscenza del mercato, solide reti di distribuzione e un ecosistema industriale avanzato”, ha affermato Samir Cherfan. E il Direttore delle Operazioni di Stellantis MEA ha aggiunto: “la nostra fabbrica a Kenitra, in Marocco, svolge un ruolo centrale in questa missione, producendo una gamma di veicoli elettrici per la micromobilità esclusivamente per la regione. Partendo dalla Citroën Ami, la produzione si è poi ampliata fino a includere la Opel Rocks-e e la Fiat Topolino.

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