Venerdì 1 novembre 2024 alle 15:05
Madrid – Il bilancio delle storiche inondazioni che hanno colpito il sud-est della Spagna questa settimana è ulteriormente peggiorato venerdì, passando da 158 a 205 morti, secondo un nuovo rapporto provvisorio dei servizi di emergenza.
“Al momento, e in via provvisoria, il numero delle vittime è di 202 persone” solo nella regione di Valencia, indicano in un comunicato i servizi di emergenza di questa regione, di gran lunga la più devastata dalla tragedia.
Altri due decessi sono avvenuti nella vicina regione di Castiglia-La Mancia e uno in Andalusia mentre decine di persone risultano ancora disperse.
Proseguono le operazioni di ricerca delle vittime per individuare possibili sopravvissuti, mentre i servizi di emergenza sono ancora al lavoro per ripulire le aree colpite dal disastro e fornire assistenza alle persone isolate nei piccoli villaggi.
Venerdì mattina sono stati dispiegati rinforzi militari per far fronte alla drammatica situazione causata da queste inondazioni mortali, le peggiori mai registrate da diversi decenni.
Il ministro della Difesa Margarita Robles ha assicurato venerdì che il governo invierà tutti i rinforzi necessari e che rimarranno tutto il tempo necessario. “Se necessario invieremo 120.000 uomini dell’esercito”, ha detto in un’intervista a TVE.
L’esercito sta concentrando i suoi sforzi sulla riapertura delle strade per facilitare la consegna degli aiuti, in particolare cibo, e per partecipare attivamente alla ricerca delle persone scomparse, il cui numero esatto rimane sconosciuto ma si prevede che sarà molto elevato.
Da parte sua, il ministro degli Interni, Fernando Grande-Marlaska, ha annunciato lo spiegamento di altri 500 militari questo sabato nella provincia di Valencia per far fronte alle conseguenze della tempesta.
In una dichiarazione alla stampa, a seguito di un incontro presso il Centro di Coordinamento Operativo Integrato (CECOPI) della Comunità Valenciana, il signor Marlaska ha sottolineato la necessità di limitare la mobilità delle persone per non ostacolare le operazioni di soccorso.
Il governo centrale ha ammesso che c’erano “dozzine e dozzine” di persone scomparse, suggerendo un bilancio umano potenzialmente più alto.