Il settore industriale algerino si prepara ad assistere ad una ripresa strategica. L’Azienda nazionale per l’industria degli elettrodomestici (Eniem) sta avviando una trasformazione significativa, guidata da promettenti partenariati internazionali. Dopo un periodo turbolento che ha portato alla chiusura completa della produzione nel 2023, l’azienda sta delineando un rinnovamento industriale.
Due collaborazioni straniere – una con un partner turco, l’altra con un’azienda cinese – stanno delineando i contorni di una rinascita economica. Il progetto di produzione del riscaldamento, in partnership con l’azienda turca, punta ad un ambizioso tasso di integrazione locale. Entro giugno 2025, oltre il 60% dei componenti sarà prodotto localmente, segnando un passo cruciale verso l’autonomia industriale.
Parallelamente si sta concretizzando la componente relativa al condizionamento con il partner cinese. È previsto un primo ordine di 30.000 unità, anche se vincoli logistici hanno rinviato al prossimo dicembre l’avvio iniziale previsto per agosto 2024. Il sostegno statale è stato decisivo in questa ripresa. Un prestito di 3,5 miliardi di dinari, concesso nel febbraio 2024, ha consentito all’azienda di riprendere la propria attività e di pianificare un’espansione.
L’obiettivo dichiarato è raggiungere l’80% di integrazione locale entro il 2025. Questa rinascita va oltre la semplice performance economica. Simboleggia la resilienza di un fiore all’occhiello industriale nazionale, capace di superare grandi sfide finanziarie. L’azienda, che storicamente impiegava quasi 17.000 dipendenti, si sta riposizionando come attore strategico.
Le sfide non mancano: un debito che tocca i 5 miliardi di dinari, le interruzioni salariali che hanno colpito il personale fino allo scorso gennaio e la necessità di riconquistare il proprio posto sui mercati nazionali e internazionali. Tuttavia, prevale l’ottimismo. Queste partnership internazionali non sono semplici accordi commerciali, ma porte per il trasferimento di tecnologie e know-how. Eniem ora incarna una nuova ambizione: ricostruire la sovranità industriale attraverso l’innovazione e la collaborazione.
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