I nostri vicini del sud si stanno preparando ad andare alle urne il prossimo 5 novembre votare per il loro nuovo presidente dopo mesi di campagna elettorale tesa ed emozionante.
Per coloro che non hanno seguito la campagna o desiderano un riepilogo, ecco un riepilogo in cinque punti delle elezioni americane del 2024.
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1- Date importanti
Nella maggior parte degli stati, gli americani possono già registrare il loro voto anticipato, anche se il giorno delle elezioni americane è già fissato a martedì 5 novembre 2024.
Quel giorno, gli orari di chiusura dei seggi elettorali varieranno da stato a stato, intorno alle 19:00 ora locale.
D’altra parte, ciò non significa che i risultati verranno annunciati a breve: più il voto è ravvicinato, più a lungo potrebbe durare l’annuncio, poiché potrebbe essere necessario farlo più volte per garantire un conteggio accurato.
Nel 2020, ci sono voluti quattro giorni per annunciare la vittoria di Joe Biden come 46esimo presidente degli Stati Uniti, dopo la chiusura delle urne il 3 novembre.
In ogni caso, il prossimo presidente entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio 2025solo The Telegraph.
2- Candidati alla presidenza e alla vicepresidenza
Attualmente, il Partito Democratico e il Partito Repubblicano stanno lottando per inclinare la 47esima presidenza degli Stati Uniti a loro favore.
Partito Democratico
Il candidato democratico – e attuale vicepresidente del Paese – Kamala Harris potrebbe diventare la prima donna a essere eletta alla guida del Paese, avendo già fatto la storia per lo stesso motivo assumendo la sua carica nel 2020.
Se verrà eletta, lo sarà Il governatore del Minnesota Tim Walz che sarà nominato al suo fianco come vicepresidente, lui che si è destreggiato tra due grandi crisi, la pandemia di Covid-19 e la morte dell’afroamericano George Floyd, da quando è entrato in carica nel 2019.
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Partito Repubblicano
Da parte sua, l’ex presidente e uomo d’affari americano Donald Trumpeletto 45esimo presidente nel 2016 prima di essere sconfitto nel 2020, tenterà nuovamente la fortuna alla guida del Partito repubblicano per riportare il rosso nel Paese.
Foto Getty Images tramite AFP
Se riesce a vincere la presidenza, il suo vicepresidente, Il senatore americano dell’Ohio JD Vanceprenderà il suo posto al suo fianco come vicepresidente degli Stati Uniti, portando la sua variegata esperienza, avendo avuto una carriera nell’esercito, prima di dedicarsi al diritto e alla finanza.
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3- Sondaggi
Già più di 50 milioni di americani hanno votato in anticipo o per posta a pochi giorni dal voto ufficiale, dando ai sondaggisti un’idea della forte concorrenza tra i due partiti.
Secondo i dati di FiveThirtyEight, sito di proprietà di ABC News che segue l’evoluzione del voto, i due candidati sono distanti appena poche percentuali, con Kamala Harris leggermente in vantaggio.
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La situazione potrebbe cambiare notevolmente nei prossimi giorni, dal momento che nel 2020 hanno votato circa 160 milioni di americani in totale, secondo l’Agence France-Presse (AFP).
Ma non esiste una “formula magica” per prevedere chi sarà il vincitore, ha detto all’AFP Courtney Kennedy, responsabile della metodologia del rinomato Pew Research Center, mentre i sondaggi americani erano sbagliati nel 2016 e nel 2020.
4- Le cinque questioni principali
Quest’anno, cinque questioni importanti sembrano pesare di più tra gli elettori, anche se hanno fatto circolare molto inchiostro nella campagna. Ecco la posizione dei partiti su questi temi, secondo l’AFP:
Immigrazione clandestina
In tema di immigrazione clandestina nel Paese, cavallo di battaglia di Donald Trump fin dalla sua prima campagna elettorale nel 2016, il repubblicano ha promesso di organizzare la più grande operazione di espulsione dei migranti illegali nella storia degli Stati Uniti.
Da parte sua, la candidata democratica ha offerto una posizione più moderata, indicando di voler stabilire una politica ferma che comporti “conseguenze” per coloro che migrano illegalmente, nonché un investimento in barriere fisiche per bloccare l’accesso al paese.
Aborto
Questa questione, che si è scatenata negli Stati Uniti dopo la revoca del caso Roe v. Wade nel 2022 dalla Corte Suprema, potrebbe attirare un nuovo segmento della popolazione alle urne, secondo l’AFP, dopo che una ventina di stati hanno colto l’occasione per limitare parzialmente o totalmente il diritto all’aborto.
AFP
Kamala Harris ne ha fatto un tema centrale della sua campagna, promettendo di introdurre una legge federale per adottare le misure della sentenza Roe v. Guadare.
Da parte sua, Donald Trump sarebbe stato ambiguo sull’argomento, dicendosi orgoglioso di aver messo il potere nelle mani degli Stati anche se alcuni sarebbero “andati troppo oltre” secondo lui, suggerendo però che potrebbe voler limitare l’accesso ad alcuni farmaci.
L’economia
Dopo tre anni di sofferenza a causa dell’inflazione, gli americani sperano di rimettere i soldi in tasca aumentando il proprio potere d’acquisto.
Per fare ciò, i repubblicani hanno proposto di introdurre dazi doganali “superiori al 10%” sulle importazioni, al fine di finanziare un ampio taglio delle tasse.
I democratici, da parte loro, si stanno concentrando maggiormente sulla tassazione dei più ricchi, promettendo un credito d’imposta sulla nascita, assistenza per la proprietà della casa e un incentivo alla creazione di imprese.
Politica estera
Nel pieno della guerra in Ucraina e in Medio Oriente, il candidato repubblicano ha denunciato le ingenti somme stanziate da Joe Biden dal 2022 per aiutare l’Ucraina, promettendo da parte sua di porre fine ai conflitti, senza spiegare come, secondo l’AFP.
Da parte sua, il suo avversario ha insistito sul fatto che continuerà a stare “fermamente al fianco dell’Ucraina” e non farà “amicizia con i dittatori”.
AFP
I due candidati avrebbero inoltre indicato il sostegno a Israele e al suo “diritto a difendersi”, mentre Kamala Harris avrebbe equilibrato il suo discorso, ricordando anche la sofferenza dei palestinesi.
Il clima
Sul clima i due partiti non sono d’accordo: se lo scettico del clima Donald Trump intende ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e “trivellare a tutti i costi”, il suo avversario vuole “perseguire e sviluppare la posizione internazionale degli Stati Uniti leadership sul clima”, secondo l’AFP.
Il Paese è il secondo più grande emettitore di gas serra al mondo, dietro la Cina.
5- Una campagna notevole
Dall’inizio della campagna elettorale dello scorso anno, il mondo intero ha tenuto gli occhi puntati sugli Stati Uniti, che hanno vissuto la loro parte di eventi. Ecco cinque momenti notevoli:
1- Condanna di Donald Trump
Ad aprile, il candidato repubblicano è stato riconosciuto colpevole di 34 reati di falsificazione di documenti contabili, volti a nascondere, poco prima della sua vittoria alle elezioni presidenziali del 2016, un pagamento di 130.000 dollari all’attrice porno Stormy Daniels.
Foto Getty Images tramite AFP
Mentre i suoi sostenitori sostengono che il processo non è altro che uno sfruttamento della giustizia per impedire a Trump di candidarsi alle elezioni, la Corte Suprema ha deciso a settembre di rinviare la sua condanna fino al 26 novembre.
2- Tentative d’assassinat de Trump
Il 13 luglio, la notizia del tentativo di omicidio di Donald Trump ha fatto il giro del mondo quando il candidato americano è stato colpito all’orecchio durante una manifestazione elettorale in Pennsylvania.
Il giovane uomo armato, Thomas Matthew Crooks, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dopo aver sparato sei colpi da un tetto a 400 piedi dal palco dove si trovava Donald Trump, uccidendo uno dei suoi sostenitori.
AFP
Da allora, un altro uomo, Ryan Wesley Routh, 58 anni, sarebbe stato arrestato dopo aver presumibilmente preso di mira il presidente attraverso una recinzione che delimitava il suo campo da golf a Palm Beach a metà settembre.
3- Joe Biden ritira la sua candidatura
Dopo un dibattito di giugno durante il quale Joe Biden si è imbattuto nelle sue parole, facendo dubitare i cittadini americani della sua capacità di governare il Paese, il 46esimo presidente degli Stati Uniti ha rinunciato alla sua candidatura il 21 luglio.
È stata la sua vicepresidente, Kamala Harris, a essere scelta dal Partito Democratico per prendere il testimone nella corsa alla presidenza, con il sostegno del suo predecessore.
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4- Trump vs Harris: il primo… e l’ultimo faccia a faccia
Il 10 settembre, Donald Trump e Kamala Harris si sono scontrati durante un aspro dibattito seguito da oltre 67 milioni di telespettatori, al termine del quale il candidato repubblicano ha accusato i giornalisti di parzialità.
AFP
Si sarebbe poi rifiutato di affrontare nuovamente il suo concorrente in un altro faccia a faccia, per il resto della campagna elettorale.
5- Sostegno pubblico da parte di Taylor Swift ed Elon Musk: le celebrità parlano apertamente
Dopo il dibattito tra i due candidati, da tutte le parti sono arrivate pubblicazioni di celebrità a sostegno di entrambi i candidati.
Tra i più noti, la cantante americana Taylor Swift si è espressa a sostegno della campagna di Kamala Harris, così come l’attore Leonardo DiCaprio, la pop star Beyoncé e il rapper Eminem.
Da parte sua, Donald Trump potrà contare, tra gli altri, sul sostegno del miliardario Elon Musk, del wrestler Hulk Hogan e dei musicisti Kid Rock e Lee Greenwood.
AFP