Il Raggruppamento Nazionale non riesce a far adottare il minimo testo della sua nicchia da parte dell'Assemblea Nazionale

Il Raggruppamento Nazionale non riesce a far adottare il minimo testo della sua nicchia da parte dell'Assemblea Nazionale
Il Raggruppamento Nazionale non riesce a far adottare il minimo testo della sua nicchia da parte dell'Assemblea Nazionale
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STEPHANE DE SAKUTIN/AFP La nicchia parlamentare della RN, giovedì 31 ottobre, non ha permesso a Marine Le Pen di registrare la minima vittoria politica.

STEPHANE DE SAKUTIN/AFP

La nicchia parlamentare della RN, giovedì 31 ottobre, non ha permesso a Marine Le Pen di registrare la minima vittoria politica.

ASSEMBLEA – Non uno, non due, non tre. La sorpresa è minima ma il risultato è molto reale. Il Raggruppamento Nazionale ha certamente avanzato le sue pedine e spinto i suoi marcatori nell'emiciclo ma la sua nicchia parlamentare si è conclusa giovedì 31 ottobre con un triplo fallimento?

In occasione di questa giornata in cui un gruppo di opposizione può mettere i suoi testi all'ordine del giorno dell'Assemblea nazionale, Marine Le Pen ha voluto mettere i suoi avversari sulla difensiva proponendo testi compatibili con le idee di sinistra o di destra. Ma nessuno di essi è stato adottato, dimostrando ancora una volta l’isolamento dell’estrema destra nonostante sia emersa dalle elezioni legislative anticipate di luglio.

“Ci vediamo alle prossime elezioni”hanno ripetuto diversi eletti del gruppo di estrema destra durante la giornata di dibattiti.

La riforma delle pensioni è ancora valida

Si è partiti dalla proposta di abrogare la riforma delle pensioni, svuotata di sostanza in commissione. La RN ha visto i suoi emendamenti di reinserimento respinti dal Presidente dell'Assemblea a causa del loro costo per le finanze pubbliche, ma ha comunque difeso a lungo il suo testo amputato.

Il relatore Thomas Ménage ha attaccato una riforma “ingiusto, inutile”e castigato “il settarismo della sinistra”che non ha voluto sostenere il suo testo in commissione, anzi “testardaggine” I macronisti che li hanno realizzati “scala corta” per silurarlo.

Impegnato in un braccio di ferro con la RN per apparire come il miglior combattente per le riforme, il NFP difenderà il suo testo nella « niche LFI » dal 28 novembre. “Discuteremo di una vera riforma abrogativa (…) contro la quale non vi siete mai battuti”ha promesso Anaïs Belouassa-Cherifi (LFI). Accusando la sinistra “tradire i (suoi) elettori”Marine Le Pen ha assicurato che il suo gruppo voterà invece a favore del testo della LFI.

“L’immigrazione non è un’opportunità”

Nel frattempo, in un clima elettrizzante, è stata respinta (senza votazione formale) una proposta di legge della RN sull’espulsione degli stranieri delinquenti. “No, l’immigrazione non è un’opportunità”ha lanciato il deputato della RN Lionel Tivoli, prima di sottolineare i pericoli secondo lui di a «immigrazione massiccia» In Francia.

“Non sono un’opportunità per la Francia stando qui davanti a voi? »ha ribattuto Ayda Hadizadeh, deputata del PS, figlia di esuli iraniani. E Ludovic Mendes, deputato macronista di origine portoghese, continua: “L’immigrazione non deve necessariamente portare sfortuna o fortuna per la Francia: è la storia della Francia”.

“L’immigrazione disordinata, massiccia, irrazionale, fuori controllo è un problema e ovviamente tu lo sai”ha dichiarato allora Marine Le Pen, sullo sfondo degli anatemi tra la sinistra e il RN. Il testo di Edwige Diaz è stato finalmente rimosso dopo la cancellazione del suo articolo chiave. Il tre volte candidato presidenziale di estrema destra ha attaccato Nicolas Daragon, ministro delegato alla Sicurezza quotidiana, favorevole agli emendamenti di cancellazione adottati con i voti della sinistra.

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Nessun ulteriore voto sugli altri due testi

In apertura di serata la Rn ha ritirato anche il suo testo volto a rimuovere il criterio diagnostico di prestazione energetica per l'affitto delle abitazioni, svuotato della sua finalità da una coalizione che va dalla sinistra ai macronisti.

A mezzanotte, i dibattiti si sono interrotti nel bel mezzo dell'esame di un testo di Pascale Bordes, volto a stabilire una nuova versione delle pene minime introdotte da Nicolas Sarkozy e abrogate da François Hollande. Un modo di “dare significato al dolore”secondo il suo autore. Il ministro della Giustizia Didier Migaud ha criticato un testo incostituzionale, sostenendo che si applicherà così com'è “ai minori non recidivi”.

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