Mercoledì il Consiglio di Stato di Ginevra ha adottato una nuova legge sul clima. Il testo è il risultato di un compromesso che ha coinvolto alcuni ambienti economici, associazioni ambientaliste e sindacati.
Si tratta di ancorare il piano climatico cantonale nella legge, ha spiegato ai media il consigliere di Stato Antonio Hodgers, responsabile del Dipartimento territoriale. L’obiettivo resta quello di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. La nuova versione della legge sul clima fa seguito al rifiuto di una prima versione da parte della commissione ambiente e agricoltura del Gran Consiglio.
Uno dei cambiamenti più notevoli riguarda il trasporto professionale. Quest’ultimo è escluso dall’obiettivo di riduzione del traffico motorizzato del 40%. L’obiettivo va raggiunto agendo sul trasporto privato. La sezione ginevrina dell’ASTAG (Associazione svizzera dei trasporti stradali) accoglie favorevolmente questa misura.
Andrea Genecand, il suo presidente, ricorda che le imprese di trasporto assicurano l’approvvigionamento del cantone. La nuova legge riconosce l’importanza di questa attività, vitale per la popolazione e la prosperità economica. I trasportatori potranno continuare a lavorare in “condizioni accettabili”.
“Un minimo assoluto”
Da parte delle associazioni ambientaliste insistiamo sulla necessità di attenersi agli obiettivi contenuti nel nuovo disegno di legge. “È un minimo assoluto”, osserva Thibault Schneeberger, coordinatore francofono di Actif-Trafic. Il Gran Consiglio non deve ridurre la portata di questo testo, auspica da parte sua il capo della sezione ginevrina del WWF Jean-Pascal Gillig.
Per Antonio Hodgers questa legge sul clima è fondamentale perché è “importante dare una missione permanente allo Stato” in questo ambito. Ginevra fissa obiettivi “classici” per ridurre le emissioni di gas serra, modellati su obiettivi federali.
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats
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