Dopo diversi paesi asiatici, Svezia e Germania, è il turno della Gran Bretagna di denunciare un caso della nuova variante del virus MPOX (o Monkeypox), meglio noto come Monkeypox (il suo nome precedente). Ciò non sorprende se sappiamo che diversi paesi africani (Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, ecc.) sono attualmente fortemente colpiti da un’epidemia e da due varianti, una che colpisce i bambini e l’altra che colpisce gli adulti. Nella Repubblica Democratica del Congo, ad esempio, i casi sono migliaia e ce ne sono già diverse centinaia di morti.
Un primo caso in Europa segnalato ad agosto
È stato in Svezia, nell’agosto di quest’anno, che è stato segnalato il primo caso di vaiolo delle scimmie rilevato al di fuori dell’Africa.
Da allora, in Europa sono stati registrati diversi casi, tra cui due nuovi questa settimana, con queste varianti emergenti. Le autorità sanitarie inglesi precisano che questo”singolo caso umano confermato di mpox del clade 1b“era stato individuato a Londra e riguardava una persona”che aveva recentemente viaggiato nei paesi africaniLo aggiunge la British Health Safety Agency (UKHSA). “A tutti i contatti (della persona infetta, ndr) verrà offerto un test e una vaccinazione, se necessario, e verranno informati sulle cure aggiuntive da fornire se presentano sintomi o se il test è positivo”.
Ricordiamo che il vaiolo delle scimmie è un virus che si diffonde dagli animali (generalmente roditori, non scimmie!) agli esseri umani ma anche tra esseri umani. Questa nuova variante sarebbe più trasmissibile.
Come si trasmette il virus?
Principalmente attraverso il contatto diretto. L'Istituto Pasteur elenca di seguito le principali situazioni di rischio:
- Contatto con lesioni cutanee contenenti particelle virali o mucose di persone infette (la trasmissione avviene in particolare attraverso il contatto fisico diretto con la pelle danneggiata o fluidi biologici (sangue, sperma, ecc.) di una persona infetta, specifica Santé Publique France),
- Contatto diretto con animali infetti,
- Indirettamente tramite materiali contaminati (come biancheria da letto o superfici).
A queste tre modalità di trasmissione accertate dobbiamo senza dubbio aggiungerne una quarta: i ricercatori infatti sospettano una possibile trasmissione”attraverso le goccioline respiratorie di una persona infetta e”.
Mpox: una malattia potenzialmente mortale?
Sì, anche se gli Stati interessati e gli specialisti vogliono rassicurare: non siamo in una situazione simile a quella vissuta durante il Pandemia di covid.
Public Health France ricorda quindi che “la malattia il più delle volte guarisce spontaneamente, dopo 2 o 3 settimane ma talvolta 4 settimane.” I più vulnerabili (bambini, persone immunocompromesse, ecc.) sono quelli più a rischio forme gravi.
I suoi sintomi ricordano quelli di un'altra infezione virale: febbre e dolori muscolari in particolare. A questo quadro clinico si aggiungono lesioni cutanee, sotto forma di piccole macchie, talvolta concentrate nelle zone genitali, sui palmi delle mani e/o sui piedi. Se compaiono i sintomi, un test PCR può confermare la diagnosi.
Nuove raccomandazioni vaccinali
190 casi di vaiolo sono stati dichiarati alla sanità pubblica francese dall'inizio dell'anno, 183 uomini e 7 donne. L'Alta Autorità della Sanità (HAS) segue il parere dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emesso lo scorso agosto e rivede le sue raccomandazioni sulle vaccinazioni, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della 26 ottobre 2024. Si rivolge in particolare alle persone più a rischio di trasmissione del virus uomini.
La vaccinazione preventiva contro questa malattia infettiva è raccomandata in particolare per:
- uomini che fanno sesso con altri uomini e hanno più partner sessuali;
- persone trans con più partner sessuali;
- lavoratrici del sesso;
- professionisti nei luoghi di consumo sessuale;
- partner o persone che condividono lo stesso alloggio di soggetti ad altissimo rischio di esposizione (le persone menzionate ai punti precedenti).
Viene offerta anche la vaccinazione post-esposizione:
- a persone che si sono trovate in una situazione di contatto rischioso con una persona infetta;
- alle persone immunocompromesse che hanno avuto contatti stretti con una persona “contatto a rischio”.
Se sei stato contagiato dal 2022 la vaccinazione gratuita non è necessaria. Se invece ti sei fatto semplicemente un’iniezione dal 2022 può essere consigliata una dose di richiamo.