La mostra “Arman: l’oggetto d’arte”, un omaggio al talento visionario di un rinomato artista del XX secolo

La mostra “Arman: l’oggetto d’arte”, un omaggio al talento visionario di un rinomato artista del XX secolo
La mostra “Arman: l’oggetto d’arte”, un omaggio al talento visionario di un rinomato artista del XX secolo
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Giovedì 23 maggio 2024 alle 0:10

Rabat – Mercoledì il Museo Mohammed VI d’Arte Moderna e Contemporanea (MMVI) di Rabat ha sollevato il velo su un’eccezionale mostra retrospettiva, intitolata “Arman: l’oggetto d’arte”, per rendere omaggio al talento visionario di quello dei artisti più importanti del XX secolo.

Questo grande evento culturale, organizzato dalla National Museum Foundation in collaborazione con “The Arman Marital Trust”, riunisce 67 opere emblematiche di Arman, ripercorrendo il suo percorso creativo dagli anni ’50 agli anni 2000.

La mostra esplora le innovazioni plastiche di Arman, pioniere del movimento dei Nuovi Realisti, attraverso vari temi come “Accumulazioni”, “Tagli e rabbia” e “Combustioni”.

Presenta opere inedite della collezione personale dell’artista, offrendo al pubblico marocchino un’immersione unica nel suo universo artistico.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi per l’occasione, il presidente della Fondazione Museo Nazionale, Mehdi Qotbi, ha sottolineato che questa retrospettiva ha un significato particolare, poiché segna l’inizio delle celebrazioni dei dieci anni del MMVI, in coincidenza con il ventesimo anniversario della La scomparsa di Arman.

Questa mostra riunisce opere che illustrano il dialogo senza tempo tra l’uomo e il suo ambiente e rende omaggio al genio creativo dell’artista, ha affermato.

“Esplorando l’universo di Arman, viaggiamo in un mondo singolare dove l’oggetto si libera dalla sua funzione utilitaristica per diventare fonte di contemplazione, interrogativi e poesia”, ha sottolineato Qotbi, ricordando che Arman era “un instancabile attivista per i diritti umani”.

Da parte sua, l’ambasciatore francese in Marocco, Christophe Lecourtier, ha sottolineato l’importanza cruciale del rapporto culturale tra il Marocco e la Francia, affermando che esso svolge un ruolo determinante nello sviluppo e nel rafforzamento dell’amicizia tra le due nazioni.

A questo proposito, l’ambasciatore si è congratulato con la Fondazione Museo Nazionale per il suo contributo essenziale a questa dinamica, definendola una “fiamma culturale” che costituisce il cuore pulsante della cultura e un prezioso luogo di incontro.

Il signor Lecourtier non ha mancato di esprimere l’orgoglio della Francia nel vedere l’artista Arman, le cui opere illuminano e ispirano, celebrato in questo prestigioso museo.

Da parte sua, la vedova dell’artista, Corice Arman, ha inviato i suoi sinceri ringraziamenti alla Fondazione Nazionale dei Musei, affermando che Arman “sarebbe stato orgoglioso di questo omaggio reso in questa prima istituzione del Regno interamente dedicata ai moderni e ai contemporanei”.

Un punto culminante di questa retrospettiva è la donazione di una scultura monumentale della signora Corice Arman, che sarà esposta permanentemente nella piazza del museo. Questo generoso contributo arricchisce le collezioni MMVI e simboleggia l’importanza dell’arte di Arman nel patrimonio culturale contemporaneo.

La mostra, curata da Jérôme Neutres e Abdelaziz El Idrissi, invita i visitatori a scoprire come Arman ha ridefinito i confini dell’arte trasformando oggetti di uso quotidiano in affascinanti opere d’arte. Illustra il suo approccio visionario alla società dei consumi e alle sue conseguenze, un messaggio che è ancora attuale nel contesto attuale.

Celebrando l’opera di Arman, il Museo Mohammed VI continua la sua missione di promozione dell’arte e della cultura in Marocco, consolidando così il suo posto come luogo d’incontro essenziale per gli amanti dell’arte e il grande pubblico.

Arman, il cui vero nome è Armand Fernandez, è nato il 17 novembre 1928 a Nizza ed è morto il 22 ottobre 2005 a New York. È riconosciuto come pittore, scultore e artista visivo, soprattutto per le sue “accumulazioni”.

Pioniere nell’uso degli oggetti manufatti come materiale pittorico, Arman vede in questi oggetti le naturali e molteplici estensioni della mano umana, soggetta a un ciclo incessante di produzione, consumo e distruzione.

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