Il disco primordiale della Via Lattea, PanGu, è stato ritrovato!

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Il disco primordiale della Via Lattea, PanGu, è stato ritrovato!
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La Via Lattea, la nostra galassia: il bulge è la regione centrale più spessa.

© ESA, Gaia, DPAC, CC BY-SA 3.0 IGO

La nostra galassia, chiamata piacevolmente Via Lattea, ha un’età comunemente stimata in 13,2 miliardi di anni su un’età dell’Universo stimata in 13,77 miliardi. Non è quindi la galassia più antica, ma fa parte delle prime generazioni.

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Una delle stelle più antiche conosciute nella Via Lattea è logicamente chiamata la stella Matusalemme, o HD140283. È una subgigante, quindi all’inizio della fine della sua vita, per così dire, relativamente vicina a noi, a soli 202 anni luce in direzione della costellazione della Bilancia.

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Questa è la stella Matusalemme nella costellazione della Bilancia.

©ESA/Hubble

Si ritiene che si tratti di una stella di popolazione II, cioè della generazione di stelle che seguì le primissime accese nell’Universo, circa 13,6 miliardi di anni fa. La sua caratteristica distintiva è quella di essere estremamente povero – carente – di elementi chimici pesanti, chiamati “metalli” in astrofisica.

PanGu contiene principalmente stelle estremamente vecchie, più di 12,5 miliardi di anni!

Il contenuto di “metallo” è quindi uno dei principali indicatori della generazione a cui appartengono le stelle. E infatti un team di ricercatori ha appena dimostrato che una struttura geometrica a forma di disco è formata da stelle estremamente carenti di metalli. Gli autori hanno chiamato questa struttura PanGu. Contiene 2 miliardi di masse solari e stelle la cui età stimata sia fino a 13,5 miliardi di anni!

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Grafico che presenta la distribuzione delle stelle in questo famoso disco in base alla loro età e al loro tasso Fe/H (% dei metalli, approssimativamente). Vediamo che la maggior parte di loro sono molto antichi, con un certificato di nascita superiore a 12,5 miliardi di anni e fino a 13,5 miliardi.

© Maosheng Xiang et al (Astronomia naturale, 2024)

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Certo, siamo ancora al di sotto dell’età dell’Universo, ma questo cambia molte cose. Innanzitutto, l’esistenza di questa struttura ritarderebbe la nascita della nostra Via Lattea, perché 2 miliardi di masse solari (attualmente per di più) implicano che non si tratta di un grande ammasso globulare, ma di una delle radici stellari della Galassia. Inoltre, forse obbligherebbe a rivedere la cronologia della storia del cosmo. In effetti, stelle così antiche in così gran numero, anche se fossero “solo” di popolazione II e non III (la primissima), sollevano interrogativi sul tempo in cui si formarono i primi soli.

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Fusione della nostra galassia con Gaia-Enceladus, una galassia nana, circa 10 miliardi di anni fa. Questa nuova struttura sarebbe quindi più antica di questo grande evento.

© Gabriel Perez Díaz, SMM, Istituto di Astrofisica delle Isole Canarie

Questo disco, che possiamo definire “primordiale”, esisterebbe quindi ben prima dell’antichissima fusione della nostra galassia con Gaia-Enceladus, una galassia nana da noi assorbita 10 miliardi di anni fa. Di solito, alla Via Lattea vengono attribuite due fasi principali dell’evoluzione, la prima avvenuta nei primi 5 miliardi di anni. Ma se questa struttura venisse confermata, allora ci sarebbe una fase importante ancora più antica e la nostra storia verrebbe capovolta…

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