70 morti e quasi 2.000 feriti ogni anno

70 morti e quasi 2.000 feriti ogni anno
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La vittima non può incolpare un altro utente della strada poiché è l’unico coinvolto. Stiamo parlando di un incidente unilaterale. In Belgio, questo tipo di catastrofi con vittime rappresenta quasi un incidente su cinque. “Uno su quattro in Vallonia”, precisa Benoît Godart, portavoce di Vias. All’inizio del 2024, l’Istituto ha completato uno studio per comprendere meglio le caratteristiche e le circostanze in cui si verificano queste tragedie stradali.

Prima osservazione, questi incidenti sono particolarmente mortali. “Sebbene siano responsabili del 17% di tutte le vittime della strada, sono la causa del 37% dei decessi, ovvero più di un decesso su tre, sommando tutti gli utenti. E se consideriamo solo gli incidenti unilaterali che coinvolgono un automobilista, arriviamo a un incidente su due», sottolinea Benoît Godart. Gli incidenti automobilistici unilaterali sono in media sei volte più gravi degli incidenti automobilistici che coinvolgono un altro veicolo o un pedone.

La percentuale di incidenti unilaterali è più alta dove la densità del traffico è bassa, in particolare nella Vallonia meridionale. Una settantina di comuni, situati principalmente nelle province di Namur e Lussemburgo, registrano un tasso almeno del 40%. Stoumont è il comune belga in cui la percentuale di questi incidenti è più alta: 64%, seguito da Sainte-Ode, Anthisnes e Saint-Hubert. La maggior parte dei comuni fiamminghi ha registrato meno del 30%. Bruxelles-Capitale conta meno del 15% degli incidenti automobilistici unilaterali.

Questo fenomeno non sorprende: i comuni ad alta densità abitativa sono caratterizzati da un elevato numero di utenti, il che porta più facilmente a controversie tra più parti. La percentuale di incidenti automobilistici unilaterali registrati negli ultimi dieci anni in Belgio è del 9% nelle aree urbane, del 23% fuori dalle aree urbane e del 29% sulle autostrade.

L’ora fatidica

Nel complesso, questo fenomeno è sovrarappresentato di notte. “Tra l’1 e le 4 del mattino circa un incidente su due è unilaterale. Tra le 7:00 e le 19:00, è meno di uno su cinque. L’orario della settimana in cui si registrano più incidenti unilaterali è il martedì alle 3 di notte: il 62% degli incidenti coinvolge un solo veicolo; mercoledì a mezzogiorno, invece, solo il 9% degli incidenti ha coinvolto un solo veicolo. », Confronta Benoît Godart.

Le conseguenze dipendono dal tipo di utente coinvolto. La percentuale di ciclisti deceduti in un incidente unilaterale ammonta al 18% del totale dei ciclisti deceduti in un incidente stradale. Per quanto riguarda gli occupanti delle auto, si tratta “solo” del 22% delle vittime ma del 53% dei decessi.

“Gli incidenti che coinvolgono un singolo utente rappresentano un problema importante nella politica di sicurezza stradale, soprattutto a causa della loro gravità. Spesso all’origine di questi incidenti c’è un fattore umano”, conclude lo specialista della sicurezza stradale, sottolineando anche il fatto che anche le infrastrutture e gli eventuali ostacoli situati lungo la carreggiata devono essere oggetto di un’attenzione particolare perché possono peggiorare le conseguenze .

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