Spazio: “La razza umana deve espandersi oltre la Terra”

Il professor Brian Cox afferma di essere pronto ad andare dove nessun presentatore televisivo britannico è mai giunto prima.

“Non ho ancora raccolto i fondi né convinto nessuno a darmi un biglietto” per lo spazio, dice.

Ma dice che se Elon Musk, il proprietario della compagnia aerospaziale americana SpaceX, lo contattasse per offrirgli un viaggio del genere, risponderebbe: “Fantastico, andiamo!”

Andare nello spazio è qualcosa che tutti potremmo fare in futuro, afferma Cox, il fisico delle particelle più noto del Regno Unito.

In occasione della prima del suo nuovo programma sul sistema solare per la BBC, l’esperto afferma in un’intervista che l’umanità deve andare oltre.

Secondo lui, i progressi compiuti da alcune compagnie spaziali commerciali aprono la strada alla possibilità di diventare una civiltà multiplanetaria e interstellare.

Una persona ha battuto il fisico nello spazio: l’imprenditore miliardario Jared Isaacman, un membro dell’equipaggio Polaris Dawn di SpaceX.

Il signor Isaacman ha fatto la storia il mese scorso diventando il primo astronauta del settore privato a camminare nello spazio. L’agenzia spaziale statunitense (NASA) ha affermato che la missione rappresenta “un importante passo avanti” per l’industria spaziale commerciale.

Cox ritiene che questo approccio combinato – una collaborazione tra agenzie governative, come la NASA, e società private, come SpaceX – sia una buona cosa. Avere un accesso economico e affidabile allo spazio è vitale, afferma.

“Credo davvero che la nostra civiltà abbia bisogno di espandersi oltre il nostro pianeta per molte ragioni”, afferma.

La società aerospaziale Blue Origin, creata dal miliardario fondatore di Amazon Jeff Bezos, sta già immaginando un futuro in cui le persone vivranno e lavoreranno nello spazio e le industrie percepite come dannose per la Terra si sposteranno nel cosmo.

Le risorse della Terra sono limitate e il pianeta è danneggiato dalla “sete della civiltà e dal bisogno di maggiori risorse”, afferma Cox, rendendo imperativo cercare di diventare una civiltà multi-planetaria.

Sfruttare le risorse dell’universo attraverso l’estrazione degli asteroidi può sembrare fantascienza, ma, dice, “è estremamente importante farlo, e il più rapidamente possibile”.

Ammette, tuttavia, che la capacità politica di raggiungere questo obiettivo come civiltà è un’altra questione e ritiene che abbiamo il dovere di esplorare la nostra galassia, la Via Lattea, che è piena di centinaia di miliardi di stelle.

Nel nostro sistema solare c’è molto da esplorare. Oltre al Sole, ci sono otto pianeti, cinque pianeti nani ufficialmente chiamati, centinaia di lune, migliaia di comete e più di un milione di asteroidi.

Se dobbiamo azzardare un’ipotesi, il professor Cox afferma che probabilmente siamo attualmente l’unica civiltà avanzata nella Via Lattea, e forse l’unica che sia mai esistita nella galassia.

“Se questo è vero, la nostra espansione oltre questo pianeta diventa una necessità. Perché se non lo facciamo noi, non lo farà nessun altro”, spiega.

“È quindi della massima importanza iniziare a muovere i primi passi”, aggiunge.

Marte e la Luna sono gli unici due posti in cui Cox dice che qualcuno andrà e una presenza permanente di vita inizierà a prendere piede.

Sebbene asteroidi grandi come stadi attraversino il sistema solare, egli ritiene che il pericolo maggiore per la Terra oggi risieda nei suoi abitanti.

“Se qualcosa ci distruggerà, probabilmente saremo noi”, dice.

Ammette, tuttavia, che la possibilità che un asteroide colpisca la Terra è presa più seriamente oggi rispetto a quando ha iniziato a realizzare programmi televisivi più di 15 anni fa.

“Ad un certo punto dovremo deviarne uno”, dice.

Per la sua nuova serie, Mr. Cox esplora gli eventi nello spazio attraverso le ultime missioni.

Nel mese di ottobre, l’Europa Clipper della NASA inizierà un viaggio di cinque anni e mezzo verso Giove per determinare se la luna ghiacciata del pianeta, Europa, ha le condizioni necessarie affinché la vita possa sorgere.

Gli scienziati ritengono che Europa abbia acqua liquida sotto forma di un vasto oceano di acqua salata sotto la sua crosta ghiacciata.

Ma come sarebbe la vita in Europa se le condizioni fossero giuste?

“Sarà una vita semplice”, dice il professore.

“Nella migliore delle ipotesi si tratterà di vita unicellulare, o qualcosa di simile… Non ci aspettiamo vita multicellulare, in parte perché ci è voluto così tanto tempo per svilupparsi qui sulla Terra”, aggiunge.