Calcio: Yverdon batte il Losanna, in nome del sacro primato vodese

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Yverdon batte Losanna, in nome del sacro primato vodese

Inserito oggi alle 6:54

Ad aprile l’appassionato di sport vodese ha preso in simpatia l’Hockey Club Losanna. Puntata massima, alte dosi di emozione, il tutto moltiplicato per la velocità di gioco tipica dell’hockey su ghiaccio. Gli fu quindi consigliato di recarsi domenica allo Stadio Comunale con tutta la sua indulgenza in tasca. Perché il calcio non ha lo stesso dinamismo da offrire; viene apprezzato con una prospettiva diversa. E che una delle due squadre possa benissimo vincere 10-0, non alzerebbe la posta in gioco in un derby tra rivali per le quali la stagione a priori non ha più sorprese da riservare.

Per non disorientare troppo i tifosi vodesi, Yverdon e Lausanne-Sport hanno fatto girare la voce. Una partita che ha oscillato da sinistra a destra in un batter d’occhio, azioni spettacolari da entrambe le parti e tre gol segnati – tutti nella gabbia del Losanna – prima delle 20e minuto. Per un bel 3-1 finale. Impossibile annoiarsi. E per quanto riguarda la posta in gioco, i due vicini che condividevano lo stesso numero di punti prima dell’incontro avevano anche una carota da offrire al pubblico: la supremazia vodese nella Superlega.

Calcio d’inizio senza Vaudois

Al fischio d’inizio però non c’erano vodesi in campo. Alcuni saranno più commossi di altri. Ma il fermo immagine offre una domanda più ampia del semplice lamento del sostenitore deluso: cosa rappresenta il concetto di supremazia vodese nel 2024? Per estensione, cosa rappresenta l’identità vodese per YS e LS?

Quando Marley Aké, ala francese dell’YS della Juventus, dichiara che è importante per lo spogliatoio dell’Yverdon finire il campionato davanti al Losanna, dobbiamo credergli? O vederla come una frase costruita per compiacere i fan? Quando Kevin Carlos corre a festeggiare il 2-0 appena segnato con i Verdi indicando lo stemma del club, sente gli equilibri regionali vacillare sotto i suoi piedi? E quando l’attaccante spagnolo firmerà, probabilmente quest’estate, per un club di alto livello, gli ritornerà in mente il bel ricordo del giorno in cui offrì alla sua ex squadra un pezzo di supremazia cantonale grazie ai suoi due gol? Forse.

Dopo la partita scoppiarono gli eccessi

Alla fine, potrebbe non avere importanza. Ma il concetto di supremazia vodese viene allegramente utilizzato come argomento di marketing. E il fatto è che, al di là dei giocatori, sono particolarmente sensibili i tifosi. Lo dimostrano, purtroppo, i nuovi eccessi avvenuti dopo l’incontro. Momenti in cui gli ultras, probabilmente intenti a difendere lo stemma del proprio club, qualunque cosa ciò significhi in tali circostanze, sono finiti separati a colpi di gas lacrimogeni dalla polizia. Ricordiamo alcuni precedenti tra i due club a questo livello visto che i duelli Losanna-Yverdon sono tornati di moda.

Nessun eccesso ha rovinato il derby nel corso della partita. Per alcuni il post partita è degenerato.

Non abbiamo dovuto aspettare la fine della partita per renderci conto che sì, offrirci il titolo simbolico della principale forza del cantone trovava significato presso il pubblico. Allo Stadio Comunale in generale, i Kopp 14 e i Verts-Play sono gli unici a cantare per incitare l’Yverdon Sport. Ma dopo il 3-0, segnato dopo soli 17 minuti, tutto il pubblico del Nord Vodese si è sorpreso a gridare: “Ma dove sono i losannesi?” Quello stesso pubblico che si è divertito a deridere Ludovic Magnin e i suoi eccessi di rabbia sulla panchina dell’LS, o che si è preso la libertà di fischiare Haithem Loucif quando è entrato in gioco. Per ricordare, l’algerino è passato da Yverdon a Losanna durante l’inverno. Senza dare molta importanza alla rivalità che li separa.

Mischiamo le carte e ricominciamo

Senza dubbio Yverdon Sport, i suoi giocatori e i suoi tifosi, erano più contenti al fischio finale di essersi assicurati il ​​mantenimento al 99% che di aver fatto un passo avanti all’LS in una lotta secondaria. Non c’è dubbio inoltre che i fedelissimi del Lausanne-Sport, inserito in una galassia di club più importanti della stessa, e quelli dell’Yverdon Sport, trasformato in un polo di giocatori in cerca di valore aggiunto, si aggrappano a ciò che possono per continuare a vivere la loro passione. Domenica era meglio essere nel campo dei Giovani. Continua nel prossimo episodio, nella prossima stagione. Dopo il grande mix di convocazioni che attende le due squadre quest’estate.

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Florian Vaney è giornalista nella redazione dello Sport-Center dal 2019. Formatosi nella stampa regionale, segue da vicino il calcio svizzero, dalle divisioni “di banca” alla Superlega.Più informazioni

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