Incidente mortale sulla A19: il conducente ne ha provocato un altro la mattina stessa

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Sabato mattina Jana D. ha provocato in meno di trenta minuti due incidenti, di cui uno mortale, sulla A19. Questa giovane donna di 25 anni, affetta da problemi psicologici e sotto l’effetto di droghe, si è schiantata deliberatamente contro un’auto di famiglia. Posta sotto sorveglianza in ospedale, è indagata per omicidio e tentato omicidio.

Jana D., 25 anni, sabato mattina ha provocato due gravi incidenti nell’arco di trenta minuti. Il primo è avvenuto alle 8.30 vicino alla sua casa di Menen, quando si è recata al panificio a piedi nudi e in pigiama. Poco dopo si è diretto verso la A19, dove ha provocato un incidente mortale. Dopo aver guidato nella direzione giusta, è diventata una ghost driver andando contromano in autostrada, colpendo violentemente una Citroën C3 con a bordo una famiglia.

Secondo l’accusa Jana D. avrebbe causato l’incidente intenzionalmente, come confermato dalle testimonianze e dalle conclusioni degli esperti. L’auto della vittima, guidata da Mario Laurier, è stata lanciata a 30 metri. Testimoni hanno visto la giovane, ferita, tentare la fuga, ma è stata subito arrestata dalla polizia. Trasportata all’ospedale Jan Yperman di Ypres, da allora è sotto sorveglianza.

Jana D. non era sotto l’influenza di alcol al momento dell’incidente, ma aveva consumato droghe pesanti e preso farmaci per il suo ADHD. Il giorno prima della tragedia, ha ammesso davanti al tribunale di polizia di Kortrijk di aver usato occasionalmente cocaina. Era sotto processo lì per guida in stato di ebbrezza lo scorso marzo.

È in corso un’indagine per chiarire i problemi psicologici di cui soffre Jana D. da anni. Ancora ricoverata in ospedale, è stata presa in custodia per omicidio e tentato omicidio e dovrà comparire venerdì.

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