In Alsazia, una proposta di tassa sui veicoli pesanti fa innervosire i trasportatori locali

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I camionisti manifestano sull’autostrada A35 per protestare contro il progetto di tassa sui veicoli pesanti (R-PASS) a Strasburgo, 7 ottobre 2024. FREDERICK FLORIN/AFP

Una decina di chilometri di rallentamenti hanno congestionato le strade alsaziane a causa di un’operazione lumaca lunedì 7 ottobre. All’origine di questa mobilitazione degli autotrasportatori, ai quali si uniscono gli agricoltori di Colmar, c’è la prossima adozione di una tassa per i veicoli pesanti che utilizzano la rete autostradale regionale.

Il principio di questo sistema pilota, denominato “R-Pass”, dovrebbe essere adottato il 21 ottobre nel corso dell’assemblea plenaria della Comunità europea dell’Alsazia (CEA) che riunisce dal 2021 i consigli dipartimentali dell’Alto Reno e del Basso Reno. Potrebbe essere applicabile a partire dal 2027. Ma la misura sostenuta dall’80% degli alsaziani, secondo uno studio commissionato dalla CEA, incontra l’opposizione frontale del mondo economico locale. I manifestanti e le camere consolari alsaziane chiedono il rinvio del voto, che avrebbe dovuto svolgersi già in primavera.

L’idea di una tassa sui veicoli pesanti in Alsazia risale al 2005, quando la vicina Germania ne adottò una propria: la LKW-Maut. In Alsazia le autostrade sono gratuite, ad eccezione di un tratto di 24 km che richiederà, dalla fine del 2021, camion di peso superiore a 3,5 tonnellate per aggirare Strasburgo. Da allora, per sfuggire alla crescente tassazione attraverso il Reno, il transito internazionale si è progressivamente spostato sulla rete alsaziana, in totale circa 10.000 veicoli pesanti utilizzano quotidianamente la A35 e A36, le corsie di destra delle autostrade sono molto spesso intasate da file di camion.

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Dall’ultimo aumento delle tasse tedesco all’inizio del 2024, il numero di passeggeri è aumentato del 18%, ovvero 1.490 veicoli in più al giorno. Nell’estate del 2024, l’estensione del sistema ai camion superiori a 3,5 tonnellate ha aumentato queste presenze del 30% (prima la misura era limitata ai veicoli superiori a 7,5 tonnellate). Frédéric Bierry, presidente dei repubblicani (LR) della CEA, si è occupato della questione affinché l’asse nord-sud alsaziano non sia più un “aspirapolvere per camion”ma il suo margine di manovra è limitato dagli ambienti economici interessati, che tuttavia ha avuto cura di coinvolgere fin dall’inizio nelle sue decisioni. In tutto il Paese, il progetto dell’ecotassa, misura faro del vertice ambientale di Grenelle, è stato abbandonato alla fine del 2013, in seguito al movimento dei “berretti rossi” in Bretagna. Ma il signor Bierry insiste: l’R-Pass si rivolge principalmente ai vettori internazionali.

Rilassamenti ritenuti insufficienti

Le proposte dello studio d’impatto commissionato a Deloitte, che sosteneva un perimetro di 540 km e 19 centesimi al chilometro, sono state infine riviste al ribasso dopo aver consultato i settori interessati. Il progetto ora coprirebbe un totale di 200 km a 15 centesimi al chilometro. “Vogliamo minimizzare l’impatto sull’economia locale, esentare tutto ciò che può impattare sul territorio e compensare se necessario”ha spiegato Frédéric Bierry, venerdì 4 ottobre, all’indomani di un incontro con il ministro dei trasporti François Durovray. Quest’ultimo gli ha assicurato che potrebbero essere esentate due ulteriori categorie: le cooperative agricole e le aziende forestali.

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