l’Unione Europea apre un’indagine contro Facebook e Instagram

l’Unione Europea apre un’indagine contro Facebook e Instagram
l’Unione Europea apre un’indagine contro Facebook e Instagram
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Il conto non c’è. Martedì 30 aprile la Commissione europea ha annunciato di aver aperto un’indagine contro Facebook e Instagram, sospettati di non aver rispettato i loro obblighi nella lotta alla disinformazione cinque settimane prima delle elezioni europee. I leader hanno infatti recentemente espresso preoccupazione per una possibile manipolazione dell’opinione pubblica da parte della Russia.

“Questa Commissione ha messo in atto strumenti per proteggere i cittadini europei dalla disinformazione e dalla manipolazione da parte di paesi terziha sottolineato la presidente Ursula von der Leyen. Se sospettiamo una violazione delle regole, agiamo. Questo è sempre vero, ma soprattutto durante le elezioni”.

Su X, Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, elenca le principali lamentele. Il primo riguarda la moderazione “insufficiente” annunci di Meta. La Commissione critica la diffusione di un gran numero di annunci pubblicitari “che rappresentano un rischio per i processi elettorali”, evocando “campagne pubblicitarie legate alla manipolazione di informazioni provenienti dall’estero”.

L’esecutivo di Bruxelles critica anche il fatto che Meta riduca la visibilità dei contenuti politici nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, pratica contraria agli obblighi di trasparenza della DSA. La Commissione sospetta inoltre che il meccanismo messo in atto da Meta per consentire agli utenti di segnalare contenuti illegali non sia conforme alla normativa. Non sarebbe abbastanza facile accedervi e utilizzarlo. Bruxelles, infine, critica Meta per il suo progetto di rimuovere uno strumento considerato essenziale per identificare e analizzare la disinformazione su Facebook e Instagram, senza un’adeguata soluzione sostitutiva.

Meta non ha commentato direttamente il procedimento. “Abbiamo un processo ben consolidato per identificare e mitigare i rischi sulle nostre piattaforme. Non vediamo l’ora di continuare la nostra collaborazione con la Commissione Europea e di fornire loro ulteriori dettagli su questo lavoro”.ha reagito un portavoce.

Meta ha annunciato all’inizio di aprile che il suo strumento “CrowdTangle” non sarebbe più stato disponibile dopo il 14 agosto, con grande sgomento di molti ricercatori e giornalisti che lo utilizzano per monitorare in tempo reale la diffusione di teorie del complotto, incitamenti alla violenza o campagne di manipolazione portate avanti dall’estero.

“Sulla scia delle elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024 e di una serie di altre elezioni che si svolgeranno negli Stati membri”questa cancellazione potrebbe ridurre “le capacità di tracciare informazioni false”, preoccupa la Commissione. Chiede a Meta di informarla, entro cinque giorni, dell’accaduto “misure correttive” adottate per assicurare il controllo pubblico sui contenuti trasmessi, pena possibili sanzioni.

Si tratta della quinta indagine formale avviata da Bruxelles ai sensi del nuovo regolamento sui servizi digitali (DSA) entrato in vigore lo scorso anno per combattere i contenuti illegali online.

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