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Il sindacato cercherà di convincere il tribunale a regolamentare meglio l’uso della “clausola di deroga”.
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Presieduta da Mélanie Hubert, la FAE intende aggiungere la sua voce alle impugnazioni della “Legge 21” davanti alla Corte Suprema, in particolare per regolamentare meglio l’uso della disposizione di deroga della Costituzione. (Foto d’archivio)
Foto: Radio-Canada / Sylvain Roy Roussel
Pubblicato alle 13:27 UTC
Dopo l’inglese Montreal School Board, è il turno della Autonomous Education Federation (FAE) di annunciare di aver presentato una petizione alla Corte Suprema del Canada per contestare l’Education Secularism Act dello Stato.
In un comunicato stampa pubblicato lunedì, il FAE ha indicato di essere particolarmente contraria all’uso della clausola in deroga, che permette al governo del Quebec di adottare la legge senza che questa possa essere impugnata ai sensi della Carta canadese dei diritti e delle libertà.
A febbraio, il ministro responsabile della Laicità, Jean-François Roberge, ha presentato un disegno di legge volto a rinnovare per un altro periodo di cinque anni la disposizione derogatoria inserita nella legge nel 2019 per esentarla dagli attacchi basati sulla Carta dei diritti e Libertà, in particolare coloro che sostengono che sia discriminatorio.
Secondo FAEdobbiamo diffidare del facilità con cui i parlamenti sospendono i nostri diritti fondamentali attraverso un uso eccessivo di clausole di deroga
.
Ritiene che, affinché l’uso della clausola in deroga sia valido, il Parlamento che la utilizza dovrebbe dimostrare che l’obiettivo è reale e urgente
e che un cittadino lo richieda.
Il gruppo dei sindacati degli insegnanti vuole quindi che la Corte Suprema, la più alta corte del paese, esamini il verdetto emesso quest’inverno dalla Corte d’Appello, che ha convalidato la Legge 21, affermando che la legge non viola i diritti linguistici dell’inglese consigli scolastici parlanti.
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