Jean-Luc Mélenchon risponde alla denuncia di Sylvie Retailleau

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FRANCOIS LO PRESTI/AFP Jean-Luc Mélenchon il 18 aprile 2024 a Lille.

FRANCOIS LO PRESTI/AFP

Jean-Luc Mélenchon il 18 aprile 2024 a Lille.

POLITICA – Forti scambi mediatici. Lunedì 29 aprile Jean-Luc Mélenchon si è difeso sulla rete sociale insulto pubblico davanti a un pubblico ufficiale », dopo il suo intervento a Lille il 18 aprile.

L’ex candidato alla presidenza è accusato di aver paragonato il rettore dell’Università di Lille al nazista Adolf Eichmann. Il 18 aprile, durante un convegno a Lille, organizzato in mezzo alla strada dopo due rifiuti d’alloggio da parte del prefetto e del rettore dell’università, egli menzionò effettivamente il criminale di guerra in questi termini: “Non ho fatto nulla”, ha detto Eichmann. Ho solo obbedito alla legge come nel mio paese. Quindi dicono di obbedire alla legge e di attuare misure immorali che non sono giustificate da niente e nessuno”. Abbastanza per suscitare scalpore all’interno del governo.

Interrogata su BFMTV domenica sera, Sylvie Retailleau lo ha stimato “Le parole di Jean-Luc Mélenchon, che ha definito nazista il rettore (dell’Università di Lille), sono un insulto pubblico”. Un’accusa respinta questo lunedì da Jean-Luc Mélenchon su X : “Signora Ministro, non ho definito nazista il rettore dell’Università di Lille. Non penso che lo sialui scrive. Altrimenti lo direi senza timore delle vostre lamentele. »

Jean-Luc Mélenchon grida al “diversione”

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Il leader ribelle accusa il ministro di voler distogliere l’attenzione avviando questa procedura legale contro di lui. “ Stai creando un diversivo per abdicare alle tue responsabilità nella difesa delle libertà accademiche”, Ha aggiunto. Bandito due volte dalle conferenze sul Medio Oriente tenutesi a Lille a metà aprile, prima dall’Università poi dalla prefettura, Jean-Luc Mélenchon ha accusato l’esecutivo di aver imbavagliato le sue parole: “ Chi ha minacciato di creare disordini per far vietare la nostra conferenza? Perché il presidente regionale ha chiesto che mi fosse vietato parlare in tutte le università? “, chiede di nuovo.

Domenica 28 aprile, Sylvie Retailleau ha respinto ogni volontà di censura, indicando che la conferenza era stata annullata perché il rettore dell’università “ aveva informazioni che esisteva un rischio per l’ordine pubblico”. Lo precisa, secondo quanto riportato dall’AFP, anche il Ministero della Pubblica Istruzione “Dall’inizio dell’anno si sono svolte 19 conferenze LFI negli istituti di istruzione superiore francesi sotto la supervisione del ministero” E “tre sono stati cancellati per rischio di disturbo all’ordine pubblico, tre non erano autorizzati per gli stessi motivi o per mancato rispetto dell’assetto interno dell’Ateneo”.

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